+Europa denuncia: Ragazzi cacciati dal 25 Aprile per la bandiera Ucraina
+Europa denuncia: Ragazzi cacciati dal 25 Aprile per la bandiera Ucraina. Un allarme che comporterebbe come un momento di celebrazione della liberazione nazionale e di ritrovata unità possa, alle volte perdere l’una e l’altra, quindi perdendo il suo stesso significato.
Che la polarizzazione sul dibattito Ucraino sia arrivata agli estremi lo sapevamo. Ne abbiamo seguito il polso noi stessi, essendo un tema fortemente legato alle narrazioni filorusse. Quelle che, ricordiamo, hanno come riconosciuto caposaldo la descrizione martellante e grottesca dell’Ucraino come un “nazista per natura”, infido e malvagio, il cui scopo è portare il Nazismo in Europa e che meritano per questo di essere umiliati, annientati e distrutti da un Putin nuovo “Uomo di Acciaio”.
Questo, più i contrasti sugli aiuti all’Ucraina promessi dal Governo Draghi e confermati dall’attuale Governo in Carica.
+Europa denuncia: Ragazzi cacciati dal 25 Aprile per la bandiera Ucraina
Proprio dall’attuale segretario di +Europa, Riccardo Magi, arriva una denuncia che si incunea in questo clima dove tra geopolitica che di fatto ha eretto una nuova “Cortina di Ferro” tra l’Occidente e la Russia con una mano (più o meno calcata: possiamo ritenere abbastanza calcata) delle fake news.
+Europa aveva proposto e anche in modo palese di portare nelle piazze le bandiere Ucraine: in un certo senso, anche l’Ucraina, come ricordato dalle parole del presidente Mattarella, si sta tecnicamente difendendo da un’oppressore e dall’invasione di un regime totalitario che ne opprime la libertà e l’autodeterminazione.
Il parallelo tra la nostra e la loro Resistenza può quindi trovare un oggettivo legame. Se non fosse che alla fine è arrivata la polemica lo stesso
È gravissimo quello che è accaduto. Ragazze e ragazzi volevano partecipare alle celebrazioni sono stati cacciati in malo modo dalle manifestazioni e in alcuni casi anche malmenati. Questo perché avevano con sé le bandiere dell’Ucraina, cioè volevano sottolineare il legame forte tra i valori della Resistenza, vale a dire la libertà e la democrazia, e la resistenza che il popolo ucraino sta mettendo in atto faticosamente contro l’invasione russa. Il nesso c’è e come: lo ha sottolineato anche il presidente della Repubblica Mattarella che ogni giorno ci ricorda come sia importante sostenere in ogni modo Kiev
Dichiara Riccardo Magi, affidando ai social un suo dolente sfogo raccolto dalla stampa con testimonianze video.
Testimonianze di scontri, urla “Siete dei fascisti!” e parolacce rivolte a ragazzi giovanissimi colpevoli di “inneggiare ad una parte del conflitto”.
Essere contro la violenza significa anche non scacciare in malo modo dei ragazzini potremmo obiettare. E potremmo obiettare che effettivamente se ora siamo tutti liberi di manifestare è perché qualcuno una parte la prese anziché dichiararsi neutrale nello scontro tra la Resistenza e il Regime Fascista. Fortunatamente prendendo la parte della Resistenza, ci si consenta di dire.
Taceremo sull’impossibile chimera dell’assoluta neutralità: solo per essere vivi, ogni giorno ci poniamo consapevolmente una miriade di scelte dalle più banali alle più complesse e dobbiamo scegliere qualcosa e scartare qualcos’altro per arrivare a fine della giornata. Questa è la vita.
Ma quando esplode il caso e la polemica, non possiamo che fermarci un attimo e riflettere.
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