Esperto di robotica costruisce scouter funzionante (per fan di Dragonball). Perché, diciamolo, se vivi nello stesso Giappone che ha costruito le Capsule di Attacco Saiyan e identificato “strani oggetti rotondi” su una spiaggia, tanto vale finire l’equipaggiamento..
Costruendo dunque gli scouter (pronuncia “Scow-ter”), parte essenziale dell’equipaggiamento dell’esercito di Freezer e di Vegeta prima che egli scoprisse la lettura del “ki”.
Nella serie infatti Vegeta è originariamente il principe alieno di una razza di guerrieri quasi invincibili, tra i pochi sopravvissuti della sua specie, inviato sulla Terra da un mercante di planeti intergalattico per rintracciare un membro disperso della sua specie, il piccolo Kakarot, cresciuto dai Terrestri e diventato il più grande paladino del pianeta Terra col nome di Son Goku.
Vegeta arriva armato della sua “Capsula di attacco”, una navicella unipersonale che gli consente di spostarsi comodamente di pianeta in pianeta, una corazza flessibile e uno Scouter, oggetto usato per misurare la “capacità di combattimento” delle persone che ha di fronte.
Che in una scena sviluppata per mostrare l’immenso potere di Son Goku, inizialmente un Saiyan di scarso livello diventato col duro lavoro e la vita da terrestre una sorta di salvatore galattico, smette di funzionare dinanzi all’immenso potere di Goku, portando Vegeta a sfasciarlo in un gesto di rabbia.
Sempre nell’anime lo Scouter viene poi reso obsoleto dalle tecniche di arti marziali di Son Goku che, quando Vegeta decide di diventare buono, accasarsi con una donna scienziato terrestre amica del citato Goku ed entrare nel gruppo di difensori del cosmo, provvede ad insegnargli, facendo in modo che Vegeta possa calcolare il “livello di combattimento” del suo avversario leggendone il “ki”, l’immateriale “Aura del Guerriero” che dipende dalla stessa anima dei combattenti.
Nel frattempo, nel mondo reale, forse non siamo ancora arrivati all’iconica uniforme bianca e blu di Vegeta, ma abbiamo già le sue capsule di attacco e il suo scouter, entrambi più o meno funzionanti.
Le “Capsule di Attacco” del mondo reale possono arrivare fino alla stratosfera per concedere l’illusione di vedere le stelle, e lo Scouter prodotto dall’Università Miyazaki è in realtà poco più che un dispositivo di calcolo a Realtà Aumentata (AR).
Un apparato che funziona come i sensori che sull’iPhone, appaiati alla fotocamera, consentono di misurare distanze e volumi in modo, ad esempio, da “provare” un catalogo IKEA su una ripresa di una stanza.
Lo Scouter attuale è una macchina fotografica “smart” attaccata ad una visiera che consente di misurare il peso e la grandezza dei maiali, per uso agricolo.
Secondo il ricercatore, gli animali da fattoria tendono a muoversi velocemente, ed una macchina fotografica stazionaria non manterrebbe la messa a fuoco abbastanza a lungo. Una camera smart montata sul volto dell’operatore può effettuare le dovute misurazioni.
Sperando di non doverla sfasciare in un momento di rabbia perché il livello di combattimento del maiale supera gli ottomila (citazione).
Foto del professor Kikuhito Kawasue e Toei, Dragonball
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