Si parla con insistenza di Emma Marrone incinta in queste ore, a causa dei soliti cercatori di click con disperata voglia di aggiustare la giornata. Poco importa se si alimenta disinformazione su un personaggio pubblico dal loro punto di vista. Tanto, ad oggi, basta pubblicare una foto della cantante, scrivere al suo interno che è in dolce attesa, per poi allegare un link in cui si parla di ben altri argomenti. Già, perché i furbetti del giorno hanno avuto cura di sponsorizzare un pezzo nel quale non viene rilanciata la bufala.
Sostanzialmente, chi viene incuriosito dalla storia di Emma Marrone incinta, è automaticamente reindirizzato verso un articolo nel quale si parla dei nuovi progetti che riguardano l’artista. Un modo per ingannare il pubblico, mentre chi si ferma all’immagine in questione rischia per forza di cose di alimentare quella che è in tutto e per tutto una notizia falsa. Sembra strano che nel 2022 si portino avanti ancora pratiche giornalistiche del genere in rete, ma dobbiamo prenderne atto oggi 18 marzo.
In passato, la cantante è stata protagonista di casi di body shaming, come riportato tramite alcuni approfondimenti a tema. Il caso di oggi è lesivo soprattutto in termini di privacy, partendo dal presupposto che parlare di Emma Marrone incinta vuol dire dare in pasto una bufala a lettori che, soprattutto sui social, tendono a non approfondire questioni del genere. Ecco perché è necessario frenare quella che, a conti fatti, è una non notizia.
L’auspicio, in questi casi, è che la parte lesa adotti i provvedimenti del caso, anche legali, affinché si possano evitare casi simili in futuro. Resta il fatto che la storia di Emma Marrone trae spunto da una sua vecchia performance cinematografica, che, in quanto tale, dovrebbe restare nel solo ambito della pellicola in questione.
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