Elon Musk sospende l’acquisto di Twitter: prima analisi sugli account fake e i bot
Elon Musk sospende l’acquisto di Twitter: il che non significa che questo matrimonio (quello tra Musk e Twitter) non s’ha da fare. Significa semplicemente che Elon Musk è un investitore, non un filantropo. Ed è quindi giusto che si assicuri dove andranno a finire i suoi soldi, e se i suoi investimenti porteranno frutto.
Non funziona come la comunità complottista con cui abbiamo a che fare pensa: nessuno comprerà Twitter trasformarlo nella “magica terra del fai come ti pare”, un luogo mistico dove diffondere fake news non avrà mai conseguenze e dove la “militanza” significa avere un esercito di account fake da scatenare per volontà ideologica e spesso qualche minaccia.
Funziona che Twitter è un prodotto. Un prodotto che funziona e rende soldi. La sua ricchezza sono gli utenti.
Nessuno comprerebbe un autobus scalcinato che prenderà fuoco dopo due tratte solo perché la bocciofila del quartiere vuole un autobus dove fare il bello e il cattivo tempo, nessuno sano di mente prima di accertarsi di poter “realizzare il potenziale di Twitter” non si accerterebbe se tale potenziale sia raggiungibile e come.
Succede quindi che Elon Musk sospende l’acquisto di Twitter
Twitter deal temporarily on hold pending details supporting calculation that spam/fake accounts do indeed represent less than 5% of usershttps://t.co/Y2t0QMuuyn
— Elon Musk (@elonmusk) May 13, 2022
Stima che secondo la piattaforma si aggira a percentuali inferiori al 5%, ma Elon Musk, logicamente, vuole vederci chiaro.
“Sono ancora intenzionato a procedere”, conferma il magnate su Twitter.
Nondimeno, con la doverosa cautela. Cautela che ha provocato un calo del valore dei titoli Twitter e un aumento del valore dei titoli Tesla.
Del resto, il mondo del commercio funziona così.
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