Un tempo, quando prima dei social si era scavezzacollo e un po’ bulli sulle BBS e su Usenet, i loro antenati di solo testo, c’era sempre qualcuno che stanco di rissare virtualmente passava alle vie di fatto. E sui social, molti lo fanno ancora. Alcuni possono farlo con più stile di altri, va detto.
Elon Musk contro Zuckerberg: il magnate vuole una sfida italiana
Se il “plebeo della Rete” medio deve limitarsi ad uno “Stron*o dimmi dove vivi che ti vengo a prendere a casah!” e piangere dopo una querela, può capitare che gli uomini più ricchi del mondo possano affittare un’arena per lo scontro finale, o almeno proporla. E Elon Musk ha messo gli occhi sul Belpaese.
Scartate le indiscrezioni che vorrebbero Musk e Zuckerberg suonarsele di santa ragione al Colosseo come moderni gladiatori, previo obolo di Musk al turismo Italico, scatta la caccia alla location.
Lo scontro ci sarà, parola di Magnate, supervisionato dalle fondazioni dei due mogul dei social.
Scontro che muoverà solo per sponsor e pubblicità somme enormi, e potrebbe esserci una fetta consistente per l’Italia. Per i “veterani”, dichiara Musk sul suo X ex Twitter, per il Ministro della Cultura Sangiuliano ad ospedali pediatrici.
Ma ormai lo scontro del secolo si avvicina.
“Ho avuto una lunga e amichevole conversazione con Elon Musk, abbiamo parlato della comune passione per la storia dell’antica Roma. Stiamo ragionando su come organizzare un grande evento benefico e di evocazione storica, nel rispetto e nella piena tutela dei luoghi. Non si terrà a Roma. Ma soprattutto è previsto che un’ingente somma, molti milioni di euro, sia devoluta a due importanti ospedali pediatrici italiani per il potenziamento delle strutture e la ricerca scientifica per combattere le malattie che colpiscono i bambini”.
Riporta Sangiuliano. Ancora tutto è possibile, specie parlando del Musk che con Twitter/X ha dimostrato più volte di essere una persona che cento ne fa e una ne pensa, nel senso che il 99% delle volte che fa qualcosa lo fa per istinto, casualità e con risultati imprevisti.
Le uniche cose sicure sono il guanto di sfida lanciato e i miliardi che un’operazione del genere muoverebbe.
Immagine di copertina: Gladiator fighting in desert, Getty for Canva
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