Precisazioni

Elisa Esposito minacciata perché continua a parlare in corsivo: spiega significato ed origine

Anche sui nostri canali social, di recente, abbiano notato un certo risentimento nei confronti di Elisa Esposito, la prof (come è stata ribattezzata dopo i suoi video TikTok) che ci insegna a parlare in corsivo ed il significato dell’espressione. Addirittura, nella serata di sabato ci sarebbe stata una vera e propria lezione presso un locale di Salice Terme, come anticipato con un articolo pubblicato nella giornata di ieri.

A dirla tutta, il proprietario della struttura ha poi precisato che sia stata un’iniziativa goliardica legata al momento di notorietà della ragazza e che spesso vengono organizzate serate culturali. Detto questo, poche ore fa grazie alla diciannovenne milanese si è parlato tanto in corsivo.

Perché Elisa Esposito è stata minacciata mentre è impegnata a parlare in corsivo: tra significato ed origine dell’iniziativa

Grazie ad una recente intervista rilasciata a Fanpage, possiamo capire perché Elisa Esposito sia stata minacciata mentre continua a parlare in corsivo, senza dimenticare che la ragazza ha voluto spiegare a tutti sia il significato dell’espressione, sia l’origine di questo particolare modo di esprimersi.

Parlare in corsivo vuol dire allungare la vocale presente nell’ultima sillaba di una parola, spesso associandola ad un’altra vocale. Basti pensare al caso di “amo”, diminutivo di “amore”, che diventa “amiooo”. Fatta questa premessa sul significato di parlare in corsivo, occorre precisare che Elisa Esposito durante le sue recenti interviste abbia fatto presente di non parlare così nel suo quotidiano e che tutto sia nato per gioco.

Voleva e vuole prendere in giro le ragazze milanesi della sua età, che tendono ad avere questa cadenza quando parlano. Insomma, il suo vero obiettivo non sarebbe quello di diffondere il messaggio di dover parlare in corsivo, ma paradossalmente ironizzare su chi tende ad esprimersi in questo modo, facendo comprendere a tutti il significato del termine. Basterà per placare l’ira contro Elisa Esposito?

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