Elezioni in Brasile: Bolsonaro mobilita le forze armate dopo la sconfitta? No, è una bufala
Come accadde a seguito della vittoria di Joe Biden negli Stati Uniti, ai risultati delle elezioni in Brasile conseguono una serie di bufale e tanta disinformazione.
È il caso di una notizia attribuita alla testata argentina Clarìn secondo la quale Jair Bolsonaro avrebbe mobilitato le forze armate per ribaltare i risultati delle elezioni che hanno visto vincitore Luiz Inacio Lula da Silva, considerati una “frode elettorale”. La notizia arriva tramite un tweet.
Il tweet
Il tweet – presentato sui social come screenshot – mostra una foto di Jair Bolsonaro accompagnata da un testo:
[URGENTE] Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, afferma di avere le prove della “scandalosa frode” e ha decretato la mobilitazione delle Forze Armate nel Paese.
La fonte
Come detto in apertura, la notizia sarebbe stata twittata dalla testata argentina Clarìn. Nella giornata di ieri abbiamo fatto notare l’importanza della verifica del nome utente quando abbiamo parlato del tweet fake attribuito a Elon Musk sul badge della stella riservato agli utenti di religione ebraica.
Il discorso si può ripetere per il caso preso oggi in esame. L’account della testata Clarìn esiste, ma con un nome utente diverso: quello ufficiale è @clarincom, mentre nel tweet che stiamo analizzando vediamo un nome utente differente, @clarinlacom.
Se cerchiamo @clarinlacom scopriamo che l’account non esiste. Il tweet è stato comunque archiviato a questo indirizzo.
Su Archive.ph, tuttavia, possiamo risalire all’URL originario e ci imbattiamo in questa discussione in cui il nome utente è quello di Nassor Do Brasil, mentre il nome del profilo è Carlos Nasserna, un nome che non ha alcuna attinenza con la testata Clarìn.
Il 2 novembre lo stesso Nasserna ha spacciato la bufala per esperimento sociale.
Quindi?
Parliamo di bufala in quanto Bolsonaro non ha mai annunciato la mobilitazione delle Forze Armate dopo la vittoria di Lula alle elezioni in Brasile. La notizia è stata lanciata da un account fake che ricalcava il nome della testata Clarìn, che non ha mai riportato questa informazione.
La stessa notizia è stata trattata dai colleghi di Open.
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