Ecco cosa fanno i migranti della Sea Watch a Lampedusa coi soldi degli Italiani
Ecco cosa fanno i migranti della Sea Watch a Lampedusa coi soldi degli Italiani è un genere di bufala che vediamo sempre più spesso ed al quale dovremmo dare un nome. Magari dopo aver aperto un sondaggio sulla pagina.
Partiamo dal meme che sicuramente avrete visto proprio in giornata
Ricordate: 90% dei casi, se un video contiene l’invito a condividere prima che venga rimosso, è una bufala.
Questo caso non fa certo eccezione…
La ricetta per la viralità
I nostri amici viralizzatori hanno scoperto un nuovo mezzuccio per far cassa di likes. Un comodo piano in quattro mosse
- Cercano su internet una foto o un video dove ci sono persone di colore che fanno cose. Festeggiano, cantano, ballano, mangiano, sorridono, respirano, traspirano… non importa. Basta che nella foto ci siano persone di colore in buona salute e non sull’orlo della morte (cosa questa, intollerabile per il sovranista da tastiera medio)
- Scaricatola, rimuovono eventuali watermark
- Dichiarano convinto che quella foto contiene degli immigrati sbarcati a Lampedusa che osano, al posto di agonizzare scheletrici rantolando e esalando l’ultimo respiro, esistere
- Raccogliono commenti e condivisioni indinniate
Il giochino può andare avanti all’infinito: basta procurarsi una foto di Samuel L. Jackson, di qualche rapper famoso oltreoceano o addirittura di personaggi famosi di colore e si può andare avanti all’infinito.
Perché, questa foto titolata Ecco cosa fanno i migranti della Sea Watch a Lampedusa non mostra i migranti della Sea Watch?
Ma sei serio? A parte che come vedremo i veri migranti sono in buona parte nell’hotspot di Messina vi pare che a Lampedusa abbiano vasche per l’idromassaggio?
La foto è di Ahmed Musa, pluripremiato calciatore nigeriano che nel suo Instagram si concede uno scatto con la didascalia No Pain no Gain.
Tradotto “Per ottenere qualcosa bisogna saper soffrire”, e nel quale raffigura se stesso ed altri calciatori entrare in una vasca di acqua gelata
Il video ha così fatto il giro di Internet, fino a venire “ribattezzato” e suscitare indinniazione.
E i Migranti nel frattempo dove sono?
Sono nell’Hotspot di Messina e in parte in quello di Lampedusa, vi abbiamo detto.
Nella situazione di limbo che abbiamo visto mille volte: non è una questione di essere trattati bene o male, è una questione relativa ad una situazione di limbo nel quale chi viene ricoverato in un hotspot viene sovente a trovarsi.
Diventa la situazione dell’Immigrato di Shroedinger: il cittadino medio accusa l’immigrato di impigrirsi negli hotspot e non avere voglia di lavorare, ma denunciano associazioni come Arci, Asgi (Associazione per gli studi giuridici per l’immigrazione), ActionAid, Borderline Sicilia, IndieWatch, Medu (Medici per i diritti umani) e Sea Watch l’immigrato non può, oggettivamente, lasciare l’hotspot e quindi entrare nella vita attiva.
In ogni caso, il loro personale limbo, se non purgatorio, non comprende festini e vasche per l’idromassaggio, ma incertezza ed attesa che gli enti richiamati vorrebbero conoscesse un limite.
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