E voi lo sapete il nome della Signora Natale? Spoiler: abbiamo messo questa notizia tra le false credenze perché la signora Natale non ha un nome proprio, anche se alcuni giurano di saperlo.
E il motivo è anche semplice: la “Signora Natale” è una aggiunta abbastanza recente al mito del gioviale paladino e nume del Natale.
Come abbiamo avuto modo di vedere, Babbo Natale nasce come San Nicola, nel 270 d.C., Vescovo di Myra di estrazione monacale. Per forza di cose quindi Babbo Natale ha speso buona parte della sua vita come celibe.
Le cose cambiano nel libretto educativo A Christmas Legend, del missionario James Rees, storiella del 1849 nella quale una povera famiglia di devoti evangelici riceve la visita di due stranieri descritti inizialmente come Kris Kringle, uno dei nomi che secondo la tradizione americana Babbo Natale assume per viaggiare indisturbato e in borghese e la sua sposa, un gentiluomo e la sua sposa di mezz’età andante pronti a colmare di doni i pargoli della povera famiglia.
Con un colpo di scena tipico di una storia educativa, il padre di famiglia rivela che il suo più grande desiderio per Natale sarebbe riappacificarsi con la figlia maggiore, andata via di casa sette anni prima per fuggire con un “uomo dissoluto”.
“Babbo Natale” rivela di essere l’uomo “dissoluto”, in realtà una brava persona, sposato con la figlia perduta, e che i due si erano travestiti perché anche sua moglie avrebbe voluto riappacificarsi con la sua famiglia, ma nessuna delle sue lettere era arrivata a destinazione e il finto Babbo Natale aveva deciso di prestarsi ad una piccola commedia per riunire una famiglia.
La prima apparizione della Signora Natale è quindi un falso d’autore.
Nel 1851 lo Yale Literary Magazine descrive la prima Mamma Natale o Signora Natale canonica, una paziente massaia e una abilissima sarta creatrice della divisa rossa del marito, che noi ben sappiamo essere stata descritta dal poema A Visit from St. Nicholas del 1823.
Nel 1864, Robert St. Clar nel The Metropolites la descrive come una collaboratrice attenta che si occupa dei regali per bambine e fanciulle: compito al quale fu aggiunto, in storie successive, il compito ben più importante di redigere per conto del marito “la lista dei buoni e dei cattivi”.
Nel 1889 la poesiola “Goody Santa Clause in a Sleigh Ride” crea la falsa idea che la Signora Natale abbia un nome, e sia “Goody”. Ma “Goody” è la forma abbreviata di “Goodwife”, ovvero “La buona signora Natale”, e aggiunge tra i suoi compiti prendersi cura della casa di Babbo Natale mentre è occupato con la consegna ed essere “la babysitter di tutte le bambole in attesa di una bambina che se ne prenda cura”. Nel poemetto Mamma Natale chiede e ottiene di poter accompagnare il marito nelle consegne.
Santa Claus Is Comin’ to Town , film del 1970 la ribattezzerà “Jessica Natale”, mentre alcuni lettori distratti del citato A Christmas Legend decideranno di chiamare la Signora Natale Gertrude, dal nome della madre della finta Signora Natale (per confusione nella lettura)
Jessica come nome ebbe una certa popolarità all’epoca, e persino Ryan Reynolds, il Deadpool cinematografico, nel 2022 chiamerà la Signora Natale “Jessica Claus” ispirato dal noto film per famiglie.
In un film del 1985, La storia di Babbo Natale, si pensò di chiamarla Anya Claus, seguito da Margaret nel film del 2011 Arthur Christmas, che introduce però un anonimo “Nonno Natale”, decano della famiglia.
Altri nomi possibili sono stati Holly, Mary o Carol, rispettivamente dal nome della Madre di Dio e da nomi che evocano le festività e i cori natalizi.
Ogni articolo di fact checking “vintage” si è limitato quindi a tagliare corto, dichiarando che Babbo Natale si limita a chiamare la sua consorte “dolcezza” (honey) o “cara” (dear).
Un concorso a premi del 1999 provò a dare un nome alla Signora Natale, ma nessuno ci è riuscito.
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