Notizia Vera

È morto Richard Benson, l’annuncio su Facebook e le ipotesi sulla malattia

A 67 anni è morto Richard Benson, ex cantante e chitarrista dei Buon Vecchio Charlie e conduttore radiofonico e televisivo. L’annuncio arriva da un post pubblicato su Facebook dai familiari.

L’annuncio

Carissimi amici ed amiche, dobbiamo purtroppo darvi la notizia più brutta possibile. Richard ha lottato come un leone anche questa volta contro la morte e purtroppo non ce l’ha fatta. Ci ha lasciato. L’ultima volta però ci ha detto: “Se muoio, muoio felice”.

Questo il messaggio postato alle 14:19 sulla pagina ufficiale di Richard Benson. Per il momento non sono state rese note le circostanze che hanno portato alla morte, ma nelle prossime ore potrebbero arrivare più dettagli.

La malattia

“Richard ha lottato come un leone anche questa volta contro la morte e purtroppo non ce l’ha fatta”, scrivono i congiunti su Facebook.

Nel novembre 2016 sua moglie Ester Esposito aveva pubblicato su Facebook un annuncio in cui chiedeva aiuto per il marito che necessitava di un sostegno economico per ricevere delle cure. Repubblica aveva ripreso l’appello diffuso in seguito dallo stesso Richard Benson. Dalle sue dichiarazioni era emerso che soffriva di problemi cardiocircolatori.

Nel 2019 Richard Benson era ricomparso dichiarando di essere “più vivo che mai”.

Il saluto di Carlo Verdone

Tra i grandi nomi che in quest’ultima ora stanno rendendo omaggio a Richard Benson troviamo Carlo Verdone, che gli offrì una parte nel film Maledetto Il Giorno Che T’Ho Incontrato (1992). In quell’occasione Benson interpretò il conduttore del programma Jukebox All’Idrogeno che intervistava il protagonista Bernardo (Carlo Verdone) in occasione dell’uscita della biografia su Jimi Hendrix.

Rimasi folgorato quando lo vidi parlare di grandi chitarristi e gruppi a me sconosciuti in una emittente televisiva romana, “TVA 40”.
Era stravagante, un po’ folle ma decisamente un personaggio da tenere presente per un film. E così gli offrii il ruolo di un conduttore adrenalinico in un programma dal titolo “Jukebox all’Idrogeno” in Maledetto il Giorno…
Fu fantastico. Professionale e meticoloso. La bellezza di quegli anni in televisioni minori era trovare personaggi eccessivi, strani, folli. Veniva fuori una Roma a noi sconosciuta dove si inventavano modi di dire, si creavano incredibili look, si sdoganava il proibito. Era sempre la periferia ad inventare. Perché la borghesia non ha mai inventato nulla. Massimo Marino, Alberto Marozzi, I Falchi della Notte erano il simbolo di una Roma moderna, futurista e trasgressiva.
Metti il distorsore in cielo, Richard!

 

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