È morto Matthew Perry, e la salva di necrologi che compiangono la morte di “Chandler di Friends” o “Chandler quello che fa ridere tanto in Friends” echeggiano tristemente una cupa barzelletta citata dallo scrittore e fumettista Alan Moore.
La barzelletta viene presentata in questo modo, tristemente accurato rispetto al travaglio interiore di Perry e molti altri personaggi noti e meno noti che hanno seguito la sua sorte:
“Un uomo va dal dottore, gli dice che è depresso, che la vita gli sembra dura e crudele, gli dice che si sente solo in un mondo minaccioso… Il dottore dice: «La cura è semplice, il grande clown, Pagliacci, è in città! Lo vada a vedere, la dovrebbe tirar su!». L’uomo scoppia in lacrime: «Ma dottore… Pagliacci sono io!». Buona questa. Tutti ridono. Rullo di tamburi. Sipario.“
E il sipario è calato impietoso.
Matthew Perry, classe 1969, nasce da un matrimonio distrutto prima del suo primo compleanno. Tenterà di seguire le impronte paterne diventando attore, con scarso successo fino al ruolo di Chandler Bing in Friends, l’amico buffone e sempre con la battuta pronta.
Ruolo che se non lo fagociterà del tutto ne inghiottirà la vita, come abbiamo visto in ogni singolo necrologio.
Ebbe anche ruoli seri e drammatici, offuscati però dall’immagine pubblica del ragazzone buffo: ad esempio in “Tutti gli uomini del Presidente”, o in “Numb”, film del 2007 che racconta la storia di uno scrittore cronicamente depresso.
E qui siamo ad un triste eco della sua vita, distrutta da gravi problemi di salute che hanno impattato sul suo stato mentale. Dopo un incidente sportivo nel 1997 divenne dipendente dal Vicodin e dagli antidolorifici, scivolando nella depressione e nell’alcolismo a tal punto da dichiarare di non riuscire a ricordare ben tre anni della sua carriera in “Friends”.
Combatterà con le dipendenze e le loro conseguenze per il resto dei suoi giorni, facendosi portavoce di diversi programmi pubblici di contrasto alle stesse, a cui si aggiungeranno le conseguenze di una grave peritonite nel 2018 che gli lasciò il 2% di possibilità di sopravvivenza e lo costrinse a cure lunghe e dolorose.
Matthew Perry è stato trovato morto nella sua vasca da bagno, senza segni che collegano la sua morte a sucidio ed uso di droghe, ma dopo una vita in cui lo smagliante sorriso di Chandler Bing nascondeva una vita di grande dolore e sofferenza che persino chi lo piange oggi rifiuta di vedere.
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