È morto Flavio Carboni: l’avvocato e un ex 007 difendono la sua memoria
A 90 anni è morto Flavio Carboni. La notizia è rimbalzata sui principali organi di stampa nazionali, con una particolare attenzione dell’Adnkronos che nel primo articolo pubblicato questa mattina, lunedì 24 gennaio 2022, lo ha indicato come “l’uomo d’affari al centro dei grandi misteri italiani”.
Come riporta anche l’agenzia AGI, Carboni è morto a seguito di un infarto che lo ha colpito durante la notte. A riferirlo è stato l’avvocato Renato Borzone su comunicazione dei familiari: “Poco fa i familiari mi hanno comunicato in lacrime il suo decesso”. La stampa accosta il nome di Flavio Carboni a tanti misteri che interessano la storia d’Italia degli ultimi decenni.
I misteri
Il Fatto Quotidiano parla di “indagini, accuse, processi e assoluzioni”, dal momento che dal 1982 Carboni fu più volte arrestato per trascorrere brevi periodi in carcere con varie accuse, dalla bancarotta fraudolenta al riciclaggio, compreso il falso e la truffa.
Intorno a lui circolavano vari misteri strettamente legati alla storia italiana, compreso l’omicidio del “banchiere di Dio“ Roberto Calvi per il quale, tuttavia, Flavio Carboni fu assolto per insufficienza di prove. Il Fatto Quotidiano ricorda che l’unica sentenza di condanna definitiva arrivò a seguito del crac del Banco Ambrosiano, mentre nel processo P3 fu condannato in primo grado.
Intorno a lui, secondo la stampa, aleggiava l’ombra della P2 di Licio Gelli, ma Flavio Carboni si dissociò a più riprese da tale appartenenza. Lo riferì all’Adnkronos con queste parole:
Non ho mai conosciuto Gelli, non ho mai fatto parte della P2. Non ho mai fatto parte della massoneria in generale. Che poi abbia conosciuto tanti personaggi di primissimo piano che potessero avere simpatie o aderire a logge è un’altra storia.
L’avvocato e lo 007 difendono la memoria di Flavio Carboni
Il suo avvocato Renato Borzone riferisce all’AGI che le accuse che rivolsero al suo assistito furono “grottesche”:
Flavio Carboni ha speso tutta la sua vita a difendersi da accuse grottesche che non hanno mai condotto a nessuna condanna definitiva, tranne quella per la bancarotta del vecchio Banco Ambrosiano.
Infine:
La dietrologia fatta attorno al personaggio è dovuta proprio alla sua personalità multiforme piuttosto che a reali appartenenze a settori segreti che non furono mai dimostrati. Posso dire che Carboni non porterà con sé nessun segreto particolare.
A difendere la memoria di Carboni c’è anche Francesco Pazienza, ex 007, tra le colonne dell’Adnkronos:
Flavio Carboni era un tipico personaggio italiano che sapeva destreggiarsi magnificamente in mezzo ai casini del nostro Paese e ai misteri, che poi in Italia di misteri non ne esistono, la storia dei misteri italiani l’avete inventata voi giornalisti, in Italia si sa tutto di tutto e di tutti.
Carboni l’uomo dei misteri? Ma figuriamoci, quali misteri, per favore… c’è una famosa foto, che io ho, in cui si vede Carboni sotto braccio a Ciriaco De Mita il giorno stesso in cui De Mita fu eletto segretario della Dc prendendo il posto di Flaminio Piccoli. Ci sarà un motivo, o no? Questo dimostra che Carboni era solo uno che sapeva destreggiarsi.
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