È morta la moglie di Lino Banfi, Lucia Lagrasta aveva 84 anni e soffriva di Alzheimer

di Luca Mastinu |

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È morta la moglie di Lino Banfi, Lucia Lagrasta aveva 84 anni e soffriva di Alzheimer Bufale.net

A 84 anni è morta la moglie di Lino Banfi. La notizia è stata resa nota dalla figlia Rosanna Banfi sui social. Lucia Lagrasta, questo il nome, da tempo soffriva di Alzheimer.

In più occasioni la famiglia, in particolar modo l’attore pugliese e sua figlia, hanno raccontato la lunga battaglia di Lucia contro la malattia senza nascondere il dolore e la preoccupazione per il suo destino.

morta la moglie di lino banfi

È morta la moglie di Lino Banfi

Come detto in apertura, la notizia della morte di Lucia Lagrasta è arrivata da Rosanna Banfi. Su Instagram, l’attrice ha postato una foto d’epoca che mostra la madre sorridente seduta al tavolino di un bar con un gelato. Nella didascalia, Rosanna ha scritto: “Ciao mami, ora sei di nuovo così. Buon viaggio.

Per il momento l’attore Lino Banfi non ha ancora rilasciato dichiarazioni.

La malattia di Lucia Lagrasta e l’amore di Lino Banfi

Nel 2021 Lino Banfi, nome d’arte di Pasquale Zagaria, durante un’intervista rilasciata a Verissimo aveva riferito a Silvia Toffanin che sua moglie aveva espresso il desiderio di morire insieme.

In questo periodo mi fa tutte queste domande: “Ma non è che con la pandemia moriamo noi che abbiamo superato gli 80 anni?”. Pochi giorni fa mi ha chiesto: “Non possiamo trovare il sistema di morire insieme noi due?”. Lei ha detto che se muoio prima io non ce la fa.

In queste ore si moltiplica il cordoglio dei personaggi dello spettacolo. Sotto il post di Rosanna Banfi, ad esempio, sono arrivati i commenti di Maria Grazia Cucinotta, Mara Venier e Sandra Milo.

Nel 2019 Lino Banfi, a proposito della malattia della moglie, aveva dichiarato:

Ho lavorato con le più belle attrici europee, ma nei miei pensieri c’è sempre stata solo lei. Ho rifiutato di recente un ruolo che mi avrebbe portato in Germania perché le sarei dovuto rimanere tre mesi lontano. Mi sorride, mi riconosce e capisce bene qual è e quale sarà la sua condizione. A volte mi chiede come farò quando lei non riuscirà più a riconoscermi… io, per tranquillizzarla, le dico che è semplice: ci ripresenteremo un’altra volta.

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