Una docente di Novara è divenuta tristemente nota per il suo commento all’uccisione del vice brigadiere Mario Rega Cerciello. In un post, infatti, avrebbe scritto: “Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza” e per questo ha scatenato l’ira del web. La sua azione ha dato vita a una serie di meme – alcuni dei quali con le generalità errate – come il post che ci segnalano, firmato “Gli occhi miei”:
Contattata dai giornalisti – lo riporta AGI – la donna ha ammesso la sua colpa e ha riconosciuto di aver esagerato, ma nel frattempo (Repubblica, 29 luglio) la procura di Novara ha aperto un fascicolo per vilipendio alle forze armate.
L’Ufficio Scolastico Regionale (USR), la mattina del 29 luglio, le ha notificato l’avvio di un provvedimento disciplinare per la “violazione dei doveri d’ufficio per avere tenuto una condotta gravemente in contrasto con la funzione educativa e gravemente lesiva dell’immagine della scuola, della pubblica amministrazione, degli alunni e delle famiglie”, secondo una nota firmata dal presidente dell’USR Piemonte Fabrizio Manca riportata anche da Adnkronos.
Ancora, Manca aggiunge:
Il tenore di quelle frasi, che hanno scosso e indignato l’opinione pubblica, era offensivo della memoria della vittima, dei suoi familiari, dell’immagine dell’Arma e di quella di tutte le forze dell’ordine preposte alla sicurezza dei cittadini, nonché, ovviamente, del Ministero dell’istruzione Università e ricerca e della Scuola come presidio per l’educazione e la formazione delle nuove generazioni.
Un procedimento disciplinare è stato avviato anche dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, in quanto la donna è iscritta all’Ordine dal 1996.
Contattata dall’Ansa, la donna ha dichiarato – dopo aver ammesso di aver esagerato – di non aver scritto il post:
Quel post non l’ho scritto io, chi mi conosce sa che non penso quelle cose. Per motivi che spiegherò solo a chi di dovere, mi sono assunta una responsabilità non mia. Non si è trattato di hackeraggio, semplicemente è stato usato il mio account e il mio computer. Non l’ho detto prima perché non credevo che la vicenda assumesse questo peso.
Ho subito chiesto scusa, anche se mi rendo conto che si tratta di ben poca cosa rispetto alla gravità di quelle affermazioni. Ora, però, è il caso di riportare la vicenda alle sue dimensioni reali. Quando verrò sentita dall’Ufficio scolastico territoriale o eventualmente da altri organi, comunicherò il nome della persona che ha agito. Una persona che è pronta ad assumersi le sue responsabilità.
Il Messaggero riporta una nota pubblicata dal presidente dell’ODG Carlo Verna:
L’autrice dovrà rispondere al Consiglio di Disciplina del Piemonte cui sarà segnalata, salvo una verifica su eventuale omonimia. L’Ordine dei Giornalisti ritiene necessario intervenire ovviamente su qualunque scomposta esternazione sui social da parte dei suoi iscritti che, è bene ricordarlo, sono tenuti al rispetto della deontologia in tutte le sedi e su tutti i mezzi di comunicazione.
In questo momento la docente si trova in ferie all’estero, e Adnkronos, Ansa, Repubblica e altre testate scrivono che sarà convocata presso l’Ufficio Procedimenti Disciplinari dell’USR il 2 settembre. Secondo la donna, il commento incriminato non sarebbe opera sua e la persona responsabile di quelle parole sarebbe pronta a confessare la sua colpa durante la convocazione del 2 settembre.
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