Due medici cinesi contagiati dal virus si risvegliano con la pelle scura – spiegazioni razionali

di Shadow Ranger |

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Due medici cinesi contagiati dal virus si risvegliano con la pelle scura – spiegazioni razionali Bufale.net

Sui due medici cinesi contagiati dal virus che si risvegliano con la pelle scura è stato scritto questo mondo e l’altro. Noti divulgatori di bufale hanno avuto il loro momento di carnascialesca ilarità, la stampa nazionale e internazionale ha parlato del fenomeno.

Che di bizzarro in realtà ha ben poco: la scienza in realtà è assai bella, per chi ne conosce i segreti.

Ma andiamo con ordine.

La storia dei due medici cinesi contagiati dal virus che si risvegliano con la pelle scura

I dottori Yi Fan e Hu Weifeng, 42 anni entrambi, hanno contratto COVID19 durante l’epidemia di Wuhan, prestando soccorso alla popolazione. Si sono svegliati dopo oltre un mese in terapia intensiva, scoprendo di aver subito dei non meglio precisati danni al fegato, fortunatamente del tutto reversibili, durante le terapie.

Non ci stancheremo mai di dire che buona parte delle terapie a nostra disposizione non sono terapie contro COVID19, ma sono terapie host directed: sostanzialmente, non farmaci che curano “il coronavirus” ma farmaci somministrati ai pazienti in rianimazione per contrastare taluni sintomi e fare in modo che la malattia faccia il suo corso senza impilare danni maggiori.

Ma siccome parliamo di una malattia che prima di novembre 2019 non ha casi registrati nella scienza, gli effetti collaterali di queste terapie sono ancora comprensibilmente poco noti.

Aggiusti una cosa e ne rompi un’altra: in questo caso, salvi la funzionalità polmonare quel tanto che basta per consentire ai pazienti di non morire, e ne danneggi il fegato in modo, ricordiamo, non irreversibile.

Un fegato danneggiato comporta anche tra i sintomi l’iperpigmentazione: ed ecco la soluzione del mistero. O quasi.

I dubbi residui

Ci ricorda Repubblica infatti, unitamente a The Science Times che i farmaci impiegati non sono stati rilasciati alla stampa.

Secondo il dottor Sava, interpellato dal Corriere della Sera, un ittero pronunciato può essere causato all’uso della clorochina, un altro dei farmaci usati per le terapie in rianimazione purtroppo saliti agli onori della cronaca nera quando il complottismo spinse una coppia di americani a cercare di farsi quel farmaco in casa descrivendolo come una sorta di salvavita e profilattico contro COVID19.

Ma solitamente si parla di un ittero assai pronunciato, più giallo-grigio che nero-grigiastro, ma aggiungendo che

senza sapere che cosa sia stato fatto è impossibile dare maggiori particolari”

C’è stato, sicuramente, l’uso di un cocktail di farmaci con l’effetto di coadiuvare la guarigione dei due dottori al costo di provocare un temporaneo danno al fegato, ma non sappiamo quale.

Quello che sappiamo è che le conseguenze non si fermano qui: i due medici vengono infatti descritti come assai provati dalla lunga terapia (che ha previsto anche l’ossigenazione artificiale del sangue), ed aventi riportato grave trauma psicologico che continua ad affliggerli nei giorni di ritorno alla coscienza.

Sicuramente, guarire da una forma grave di COVID19 non è una passeggiata nel parco.

 

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