Due infermieri rifiutano il vaccino Covid a Rovigo e in reparto cresce un focolaio: cosa sappiamo
Il nesso tra causa ed effetto ancora non è chiaro, giusto premetterlo, ma le notizie che arrivano in queste ore da Rovigo fanno molto riflettere. A quanto pare, infatti, quattro infermieri hanno deciso di rifiutare la somministrazione del vaccino Covid, proprio mentre nel reparto in cui lavorano si è sviluppato un pericoloso focolaio di contagi.
Ben venti pazienti su trenta positivi, secondo quanto raccolto in queste ore, al punto che in tanti oggi 8 febbraio ricordano come in Norvegia gli effetti disastrosi del prodotto Pfizer non sono mai stati dimostrati. Anche noi ne abbiamo parlato a suo tempo.
Dura risposta dell’Ulss 5 Polesana sugli infermieri di Rovigo che hanno rifiutato il vaccino Covid
Darvi certezze su questa storia, almeno per ora, non è possibile. Di sicuro la recente risposta dell’Ulss 5 Polesana, particolarmente dura a proposito degli infermieri di Rovigo che hanno rifiutato il vaccino Covid, non è campata in aria. Come riporta Rovigo Oggi, infatti, non si è fatta attendere la presa di posizione del Direttore Generale, Antonio Compostella, le cui dichiarazioni lasciano intendere che qualcosa di grave sia già stato riscontrato con la condotta degli infermieri:
“Un operatore sanitario (medico, infermiere, Oss, tecnico) ha, ancora prima del dovere contrattuale, il dovere etico e deontologico di preoccuparsi della sicurezza di chi assiste”.
Va ricordato che anche gli infermieri di Rovigo in questione siano risultati positivi, mentre come ricordato ad inizio articolo c’è incertezza su quale sia stata la sequenza dei fatti. In sostanza, non sappiamo sue i due siano risultati positivi per primi, infettando successivamente i pazienti, o se in alternativa siano stati contagiati in un secondo momento.
Resta il fatto che, in un momento storico del genere, la storia degli infermieri di Rovigo che rifiutano il vaccino Covid faccia molto riflettere. Qualora il focolaio sviluppatosi in reparto fosse loro attribuito, di sicuro ci saranno sanzioni più severe.
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