Tutti investigatori su sandali e scarpe di Nicola Tanturli dopo il ritrovamento del bambino

Occorre fare molta attenzione ad avanzare ipotesi a proposito delle scarpe e dei sandali di Nicola Tanturli al momento del ritrovamento. Al di là delle giuste considerazioni da fare a proposito del giornalista de “La Vita in Diretta” che ha segnalato l’avvistamento del bambino di 21 mesi, come avvenuto nelle scorse ore, adesso nelle menti di tanti italiani ci sono i dubbi relativi ad alcune cose che non tornano su questa vicenda. L’invito, come sempre, è quello di lasciar lavorare con serenità gli inquirenti.

Sandali e scarpe di Nicola Tanturli: cosa non torna al momento

Uno degli aspetti più controversi relativi alle ore successive al ritrovamento di Nicola Tanturli si concentra per forza di cose sul fatto che il bambino è stato immortalato con sandali o scarpe. C’è una prima immagine del piccolino, tra le braccia dei Carabinieri, con scarpe aperte. In tanti non riescono a capacitarsi del fatto che un bambino di questa età sia stato capace di indossarli da solo.

Ora, il primo aspetto da chiarire è se le Forze dell’Ordine siano state dotate di calzature per il bambino, una volta appreso dell’avvistamento. Possibile, infatti, che qualcuno gli abbia fatto indossare i sandali appena prelevato dalla scarpata in cui era caduto. La seconda strada, invece, si concentra sul fatto che i sandali, per loro stessa conformazione, siano più semplici da indossare anche per un bambino della sua età. Per quanto non sia certo scontata una cosa del genere.

Successivamente, poi, si hanno dubbi se al bambino siano state date delle scarpe. L’immagine che trovate ad inizio articolo non è particolarmente chiara. Dunque, al di là del fatto che avrebbe percorso quasi 3 km da casa secondo le prime ricostruzioni (altro elemento da chiarire), sono già al vaglio degli inquirenti le prime ipotesi per provare a dare alcune risposte sul ritrovamento di Nicola Tanturli. A partire da scarpe e sandali. Lasciamoli lavorare in pace.