Versioni a confronto

Dopo l’autismo dai vaccini, il Premio Nobel Luc Montagnier approva il Coronavirus dai laboratori

Arriva un nuovo sostenitore alla causa portata avanti da Paolo Liguori e analizzata questa mattina, in merito al Coronavirus creato in laboratorio, considerando le recenti dichiarazioni rilasciata da Luc Montaignier. Si tratta di un Premio Nobel per la Medicina, ottenuto nel 2008, e forse questo sta ingannando chi da giorni segue teorie complottiste a proposito dell’origine e della diffusione del COVID-19. Ecco perché occorre un approfondimento su quanto dichiarato dal personaggio del giorno.

Il Premio Nobel Luc Montagnier e le ipotesi sul Coronavirus

Grazie anche a quanto riportato da Huffinghton Post, ci sono almeno due aspetti sui quali ci possiamo soffermare in queste ore analizzando le dichiarazioni di Luc Montagnier. Da un lato è vero che ha conquistato il Premio Nobel per la Medicina nel 2008, ragion per cui le sue dichiarazioni non sono quelle dell’ultimo ciarlatano di turno. Così come alcuni passaggi di una sua recente intervista devono essere confermati. A suo modo di vedere, infatti, il Coronavirus arriva effettivamente da un laboratorio cinese e tutto sarebbe figlio di un errore umano:

“La storia del mercato del pesce è una bella leggenda, ma non è possibile che sia solo un virus che si è trasmesso da un pipistrello, probabilmente è questo che hanno modificato. Forse volevano fare un vaccino contro l’Aids utilizzando un coronavirus come vettore di antigeni”.

Insomma, la teoria portata avanti da Luc Montagnier non è tanto incentrata sulla presunta volontà della Cina di rendere libero un virus in grado di scatenare una pandemia. Allo stesso tempo, secondo il Premio Nobel si tratterebbe di un chiaro errore umano ad oggi non ammesso dal Paese asiatico. Teoria, questa, smentita a più riprese dalla comunità scientifica, così come dall’Oms, oltre che dall’Istituto superiore di sanità qui in Italia.

La stessa fonte in precedenza riportata, però, ci riporta alcuni dettagli importanti nel tentativo di inquadrare la figura di Luc Montagnier. Basti pensare a quanto dichiarato da Gianni Rezza, direttore del dipartimento di Malattive Infettive presso l’ISS, secondo cui dietro le sue parole non ci siano evidenze scientifiche. Oltre al fatto che da un po’ le uscite del medico siano fantasiose in termini di ipotesi scientifica. Infine, si registrano anche interventi di Luc Montagnier ad incontri “no vax”, utili per affermare il suo essere favorevole alla correlazione tra autismo e vaccini.

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