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Dopo il grafene arriva il goldene: e i complottisti impazziranno

Dopo il grafene arriva il goldene: e i complottisti impazziranno. Sì, perché abbiamo già visto come dal grafene, materiale dalle utilissime proprietà, sia nata una bizzara mistica che lo ha visto dapprima ingrediente dei vaccini e poi diventato le cose più assurde e fantascientifiche.

Dopo il grafene arriva il goldene: e i complottisti impazziranno

Come il grafene, il goldene è un sottilissimo strato di oro, non più spesso di un singolo atomo, ottenuto da un processo innovativo e insieme antico, affine per natura al procedimento per cui, con meno consapevolezza scientifica ma simili risultati, i fabbri giapponesi, grazie ad un particolare reagente (il reagente di Murakami), “spellavano” dalle loro lame i residui di carbonio per ottenere decorazioni nell’acciaio.

Dopo il grafene arriva il goldene: e i complottisti impazziranno

Immaginate un biscotto, un Ringo o un Oreo, composto però di due biscotti di titanio con una farcitura di silicio.

Gustosi giusto se siete dei marziani affamati (ma neppure tanto, il Martian Manhunter del mondo DC Comics è infatti noto per preferire gli Oreo al naturale), ma utili per fare della scienza.

Grazie ad un particolare procedimento studiato per un lunghissimo periodo di prove e tentativi diventa possibile rivestire quel wafer di titanio e silicio in oro per poi ritrovarsi con un wafer di titanio e goldene.

Come se potessimo mettere in forno una teglia di Oreo alla crema cosparsi di cacao, accendere il forno e tirare fuori una teglia di Oreo Brownie da cui staccare il biscotto per leccare la farcitura.

Ovviamente di uno strato di oro sottile quanto un atomo non ci fai niente dal punto di vista alimentare, ma ci puoi fare cose utilissime: il goldene, a differenza della forma standard dell’oro, ha ben due legami liberi.

Secondo il ricercatore che ha firmato lo studio come primo autore, il dottor Shun Kashiwaya, tale proprietà consentiranno a goldene di diventare un perfetto materiale per le telecomunicazioni, ma anche per creare filtri in grado di purificare l’acqua, convertire l’anidride carbonica e creare idrogeno.

Ovviamente, niente di tutto questo c’entra coi vaccini: ma neppure il grafene c’entrava coi vaccini e col 5G, eppure ci siamo.

Ci aspettano grandi innovazioni scientifiche per gli appassionati, dato che lo stesso procedimento potrebbe essere applicato per diversi materiali nobili.

Per i novax e i complottisti? Probabilmente si convinceranno che se dentro di loro ci sono due lupi, dentro tutti gli altri ci sono due polpi, uno ripieno di grafene e uno ripieno di goldene, e tutti e due pronti a rinfacciargli le meraviglie della scienza.

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