Donna incinta manganellata a Trieste per il green pass: tante cose non tornano al momento
Si tinge di giallo la vicenda della donna incinta manganellata a Trieste, in riferimento alla protesta contro il green pass sedata dalla Polizia. In tanti, sui social, hanno criticato il modo in cui le Forze dell’Ordine abbiano approcciato i manifestanti, imputando loro di aver usato le cattive in un contesto che non richiedeva determinati comportamenti. In attesa di capire se ci saranno o meno delle indagini supplementari per quanto avvenuto lunedì mattina, c’è una vicenda specifica che dobbiamo assolutamente prendere in esame quest’oggi.
Già, perché la protesta di Trieste ha già fatto emergere bufale e notizie tutte da confermare, come la presunta segnalazione all’ONU per il governo italiano. Ne abbiamo parlato ieri con un altro articolo, mentre oggi tiene banco la questione della donna incinta manganellata. Dopo una mattinata trascorsa a raccogliere informazioni, cerchiamo di fare il punto della situazione su quanto raccolto, senza lasciare nulla al caso.
Cosa sappiamo sulla donna incinta manganellata a Trieste per il green pass
La vicenda della donna incinta manganellata a Trieste in seguito alle proteste per il green pass è vera? Eravamo risaliti alla sua identità, in quanto la diretta interessata aveva risposto ad un post sui social. Il suo commento aveva fatto luce sulla questione, ma al momento appare rimosso. Fondamentalmente, aveva confermato di essere stata in ospedale per le ferite riportate, ma al contempo aveva smentito di essere incinta. Semplicemente, aveva fatto presente di essere sovrappeso, reagendo tra le altre cose con autoironia alle illazioni di queste ore.
Dunque, nessuna donna incinta manganellata a Trieste, almeno in teoria. Il commento cancellato genera molteplici segnalazioni. Magari la diretta interessata vuole proteggere la sua privacy ed evitare di ricevere i tanti messaggi privati che presumibilmente sono arrivati in queste ore. Indipendentemente dalle ragioni del gesto, consigliamo a tutti di non lasciarsi andare a sentenze frettolose in queste circostanze.
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