“Donna aggredita e mandata in ospedale dalle sardine durante la visita di Salvini ad Ancona”
Un articolo pubblicato lunedì 23 dicembre su YouTVRS riporta un fatto increscioso avvenuto durante un comizio di Matteo Salvini ad Ancona. Il fatto ha avuto luogo durante la mattinata ed è stato raccontato da Marzia Malaigia, consigliere regionale della Lega, in un post pubblicato alle 18:39 sul suo profilo Facebook.
La denuncia sui social dal consigliere regionale della Lega
Il consigliere Malaigia ha scritto:
Questa mattina, durante la visita del segretario federale Matteo Salvini, una nostra sostenitrice è stata aggredita da due “pacifiche sardine”. Questi due individui hanno dapprima inveito per provocare, poi, non ottenendo reazioni, hanno dato un calcio e colpito in viso la sig.ra N. Z. di Recanati, gridandole “Fai vedere che faccia da c… hai!”. La giovane signora è ancora al pronto soccorso, ma si sta riprendendo.
Per noi #liberiamolemarche significa anche poter manifestare le proprie idee senza rischio di essere aggrediti fisicamente!
Le due contestazioni ad Ancona
Una rappresentanza delle sardine, in effetti, era presente e lo riporta l’Ansa in un articolo pubblicato alle 12:01. Le sardine, infatti, si erano riunite in un numero di circa 50 unità davanti alla Fontana delle 13 Cannelle e avevano portato con sé libri (da Liliana Segre a Primo Levi) e vinili di canti partigiani. Con la loro presenza, oltre alla contestazione contro Matteo Salvini, intendevano anche distinguersi da un altro gruppo di dimostranti che invece si erano riuniti in piazza del Plebiscito. L’Ansa, infatti, riportava le parole dell’organizzatore G. M., e Corriere Adriatico conferma il flash mob del movimento lungo il corso Mazzini, in corrispondenza della Fontana delle 13 Cannelle.
In poche parole la contestazione a Salvini era divisa in due gruppi: uno di questi era una rappresentanza delle sardine, l’altro si presentava come un gruppo di contestatori indipendenti. Si trattava di circa 100 manifestanti che avevano anche sfilato lungo corso Garibaldi con lo slogan “Ancona non si Lega”, ma nonostante questo non appartenevano alle sardine e secondo la Questura si trattava di una manifestazione non autorizzata.
Gli aggressori si dichiaravano sardine, ma non lo erano
Esploso il caso riportato dal consigliere della Lega Marzia Malaigia, uno degli organizzatori del flash mob delle sardine di Ancona ha contattato la Questura per avere chiarezza. Nel gruppo Facebook 6000 sardine Marche Official, in seguito, ha diffuso una nota:
*** COMUNICATO UFFICIALE ***
Sta girando la notizia che stamattina ad Ancona durante la manifestazione del leader della Lega, On. Salvini Matteo, una donna sia stata aggredita da due persone facenti parte del movimento delle Sardine.
Mi sono appena messo in contatto con la Questura di Ancona e possiamo smentire categoricamente che l’aggressione sia avvenuta da persone riferibili alle Sardine. L’aggressione non è avvenuta nel luogo dove le Sardine si sono incontrate in modo pacifico, ovvero la Fontana delle 13 Cannelle, adiacente Piazza.Auguriamo alla Signora coinvolta che si possa riprendere il prima possibile dal brutto avvenimento.
Si prega la massima diffusione.
Sardine Marche Official
Una volta ricevuta la smentita da parte delle sardine di Ancona, il consigliere Marzia Malaigia ha pubblicato su Facebook il referto medico della signora aggredita, rettificando la sua accusa contro il movimento dapprima indicato come responsabile:
La giovane signora aggredita ieri sta meglio, ha avuto una prognosi di 4 giorni.
I due aggressori, riconosciuti da alcuni presenti, sembra siano persone del luogo, solite a comportamenti agitati e ieri importunavano verbalmente i manifestanti, definendosi “sardine”.
Sta di fatto che, pesci o non pesci, una ragazza è stata ferita e spaventata: questo non è accettabile.
Nessuna strumentalizzazione da parte mia, ma affetto e vicinanza alla ragazza dolce e sensibile, con cui sono in costante contatto.
Parliamo di disinformazione, dunque, in quanto inizialmente la notizia era stata diffusa senza gli opportuni approfondimenti e si presentava come un episodio direttamente attribuibile al movimento delle sardine, che hanno smentito una volta verificato il luogo dell’aggressione e una volta ricevute le informazioni dalla Questura.
Vera l’aggressione, falsa la responsabilità delle sardine.
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