Donazione e sangue, la risposta di AVIS Nazionale a Enrico Montesano
La risposta di AVIS Nazionale a Enrico Montesano è la polemica del momento, nata da una fake news antivaccinista arrivata nel profilo sbagliato.
Di quale fake news si tratta, lo sapete. La bizzarra teoria, rimbalzata di Telegram in WhatsApp, per cui la risposta di AVIS Nazionale a Enrico Montesano il sangue dei vaccinati si riempie di coaguli che costringono l’AVIS a buttarlo.
Dei perché e dei percome della bufala ne abbiamo già parlato, come anche dei suoi rischi.
Sappiamo che la formula dubitativa è assai superata, e condividere qualcosa che è evidente essere falso, sotto l’egida del “Io condivido per sapere se è vero” aumenta le capacità di diffusione di una fake news.
Se poi la fake news arriva ad un personaggio famoso, amato dal pubblico, che molti fan rispettano, ammirano e conservano nel cuore per tutte le emozioni date, succede che si attiva un meccanismo della mente umana.
Siamo tutti inclini a credere a qualcuno a cui teniamo, qualcuno a cui vogliamo bene. Anche se caduto in un inganno: molte bufale non cominciano con “mi ha detto un parente”, “mi ha detto un caro amico”?
E cosa c’è di più caro di qualcuno come Enrico Montesano, il compagno di molti film?
Donazione e sangue, la risposta di AVIS Nazionale a Enrico Montesano
Giornalettismo ha ricostruito la catena della Bufala.
Una catena sotterranea, di cui avevamo già coperto la prima parte, ma che si arricchisce di passaggi pubblici.
Alcuni Tweet, denunciati da un account di nome “Radio Silvana” e raccolti per essere inviati all’AVIS per le smentite ormai rituali, e un video in cui Montesano rilegge e rilancia la bufala originaria.
Compreso il passaggio da noi identificato già nelle prime visioni della bufala per cui si tratta di una Bufala “de relato”. In Italiano, “detta da uno importante”.
Ovvero “qualcuno che sa”.
È una lunga catena in cui tutti “si fidano” di tutti, ma nessuno per questo verifica. Tranne l’AVIS.
E la risposta di AVIS Nazionale a Enrico Montesano non si fa attendere.
«Donare il sangue dopo aver ricevuto il vaccino contro il Covid non comporta alcun rischio né per il donatore stesso né per i pazienti a cui trasfonderlo. Affermare il contrario, come ha fatto il signor Enrico Montesano nel suo video, è un gesto altamente pericoloso per gli equilibri del nostro sistema sanitario, ma in particolare lesivo nei confronti di AVIS e di tutti i donatori che, quotidianamente, compiono questo gesto di solidarietà, a garanzia del diritto di cura di ogni malato».
E la replica continua, puntuale.
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