Il 24 ottobre Fanpage ha pubblicato la notizia della morte di un bambino malato, avvenuta a seguito dell’ignobile gesto del padre che, secondo il titolo, avrebbe speso il denaro delle donazioni destinate alle cure del figlio in festini hard.
Parliamo del piccolo João Miguel Alves, affetto da atrofia muscolare spinale, morto il 17 ottobre. Fanpage scrive che la sua famiglia aveva ricevuto una somma pari a 150mila euro che, secondo l’accusa, il padre avrebbe speso in un hotel per passare del tempo con delle prostitute. Mateus Henrique Leroy Alves, 37 anni, sarebbe stato trovato in un hotel di lusso nel quale stava soggiornando da due mesi, dopo che la moglie Karine Rodrigues lo aveva denunciato.
Per curare la malattia del piccolo la famiglia avrebbe dovuto acquistare un farmaco al prezzo di 365mila real brasiliani (circa 80mila euro) per ogni dose. Per questo i coniugi avevano richiesto una raccolta fondi e il governo brasiliano si era offerto di pagare i primi tre trattamenti. Con le donazioni era stata raggiunta la somma di un milione di real brasiliani, e nella città di Conselheiro Lafaiete, dove viveva la famiglia, era stata organizzata anche una fiaccolata di beneficenza.
L’8 maggio l’uomo si era allontanato da casa spiegando alla moglie che intendeva seguire un corso da vigilante a Belo Horizonte. Fino al suo arresto, Mateus Henrique era ritornato a casa solo due volte per visite veloci, e – come sosteneva la moglie nella denuncia – non aveva mai fornito dettagli sul corso da vigilante che diceva di frequentare. Intanto, dopo il denaro raccolto erano stati aperti quattro conti bancari, due intestati alla donna e i restanti due intestati all’uomo.
La donna, nel tempo, si è insospettita per alcuni movimenti finanziari sospetti e per questo aveva presentato gli estratti alla polizia di Minas Gerais durante la denuncia. Le indagini avevano permesso di rintracciare e arrestare l’uomo in un albergo di Salvador, nella regione di Bahia, il 22 agosto. Durante il processo, Mateus è stato accusato di appropriazione indebita e abbandono di minore ma non ancora condannato.
Il piccolo João Miguel è morto il 17 ottobre e le indagini sul padre sono ancora in corso. La sentenza su Mateus è fissata per la fine di ottobre, e intanto l’uomo dichiara che sarebbe meglio lasciar lavorare gli inquirenti, visto che durante il processo ha raccontato di esser stato vittima di estorsione, pur non fornendo dettagli su quanto sostiene. Inoltre, Mateus ha riferito che il suo allontanamento era stato necessario per proteggere la sua famiglia. In ogni caso, per aver speso tanto denaro in pochi mesi rischia anche una condanna per riciclaggio.
Parliamo di precisazioni, quindi, dal momento in cui non è stata ancora emessa la sentenza, considerando che le indagini sono ancora in corso.
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