Distribuita alle regioni la pillola Merck antiCOVID oggi: è partita la distribuzione del farmaco a base di molnupiravir.
Il medicinale è stato autorizzato per il trattamento di pazienti COVID non ricoverati con sintomi lievi o moderati e condizioni cliniche in grado di progredire in forme gravi.
Prevista per un trattamento declinato su cinque giorni, quattro compresse due volte al dì, la pillola Merck non agisce sulla spike, la “spicola proteica” che dà a SARS-CoV-2 il suo caratteristico aspetto, ma interferisce con la sua capacità di riprodursi all’interno dell’organismo.
Questo rende la pillola efficace allo stesso modo contro tutte le varianti possibili del virus, con una possibilità del 30% di prevenire la progressione in ospedalizzazione.
Potrà sembrare poco, ma sommata all’efficacia dei vaccini (che abbiamo visto intorno all’80%-90% in caso di ciclo vaccinale completo se rinforzato dal booster) costituisce un ulteriore elemento di lotta alle ospedalizzazioni ed un ulteriore passo verso l’obiettivo endemia. Ovvero “domare” la convivenza con COVID.
Disco verde anche per il farmaco per via endovenosa remdesivir: siamo comunque fortunati a vivere in Italia, con una sanità pubblica. Il costo di un ciclo di trattamento con la pillola Merck in America si aggira infatti sui 700 dollari.
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