Disney + a 1 euro, troppo bello per essere vero: infatti è una bufala
Il 12 novembre sarà lanciata in Canada, USA e Olanda l’innovativa piattaforma di streaming Disney +: non si parla d’altro, anche se purtroppo in Italia dovremo aspettare metà 2020, per usufruire del servizio. Ma i fan stamane sono letteralmente impazziti dinanzi a un’offerta che li ha immediatamente ingolositi, traendoli in inganno.
A destare la loro attenzione è stato un articolo circolato velocemente in rete, complice anche la condivisione sui social di diverse pagine, tra cui Wanderlust. Il post aveva un font molto simile a quello di Repubblica online (giudicato dunque attendibile), ma era diverso se osservato attentamente. All’interno del pezzo si parlava di una fantomatica offerta di lancio. Il servizio era acquistabile in via del tutto esclusiva al prezzo incredibile di appena un euro per un intero anno! Imperdibile, insomma. Ma ovviamente era un fake.
Bufala Disney + confezionata ad arte
- Innanzitutto, per chiarezza, è bene spiegare che attualmente Disney + è sul mercato con una tariffa di 6,99 dollari al mese. Il prezzo sale a 69,99 dollari per l’abbonamento annuale. Il servizio è, appunto, in dollari, non esiste un cambio in euro, visto che non si sa quando il progetto arriverà in Italia. Dunque questi prezzi non possono essere validi per il nostro Paese.
- In secondo luogo, l’articolo faceva riferimento a fonti piuttosto attendibili apparentemente. Citava sia il fan club ufficiale di Disney (Disney D23) che i relativi account Facebook e Twitter. A ingannare, un tweet in cui si affermava che il sito del fan club era offline a causa di un elevato numero di utenti connessi, un volume di traffico insolitamente alto dovuto proprio ai tentativi di registrazione dei tanti che si stavano accaparrando l’offerta. Ma la verità è che il tweet in questione risale al 27 agosto e, ammesso che sia esistito un problema di traffico sulla piattaforma, di certo la causa non erano gli accessi effettuati in nome di una promozione in definitiva inesistente.
Ma chi si è fidato del post, a cosa è stato indirizzato? Al sito Hagmation, un portale dedicato a tech ed elettrodomestici. E da lì a una procedura di iscrizione finalizzata a strani addebiti su conti corrente e carte di credito dei malcapitati. Sulla pagina, tra l’altro, è presente un articolo dedicato proprio all’imminente lancio della piattaforma, ma riporta le tariffe in dollari corrette, ben lontane dal famigerato euro all’anno.
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