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DISINFORMAZIONE Vuole un selfie con il cigno: lo tira con violenza e lo lascia morire in spiaggia – Bufale.net

Le richieste di verifica in merito alla storia del cigno ucciso in Macedonia da una turista per farsi un “selfie” sono state numerose. C’è voluto del tempo, ma alla fine ci siamo.

Ecco l’articolo dell’otto marzo 2016 di Leggo, particolarmente segnalato, dal titolo “Vuole un selfie con il cigno: lo tira con violenza e lo lascia morire in spiaggia“:

Ci sono persone che farebbero di tutto pur di farsi un selfie originale, anche a scapito degli altri. Una donna voleva a tutti i costi una foto con un cigno trovato su un lago in Macedonia e per farsi immortalare lo ha ucciso trascinandolo da una parte all’altra della riva.Il volatile è stato una vittima delle sue manie perché è rimasto immobile dopo lo scatto e poi è morto poco dopo sulla spiaggia, mentre la foto ha fatto indignare il web. Le immagini mostrano la donna che afferra con violenza l’ala del cigno ignaro trascinandolo fino sulla riva del lago di Ohrid. Dopo la foto ha abbandonato l’animale, come riportano i giornali locali. Un incidente simile è accaduto il mese scorso in Argentina: un baby delfino è morto dopo essere stato preso dai turisti smaniosi di farsi un selfie.

Innanzitutto ricordiamo che la storia del delfino in Argentina l’ho trattata in un mio precedente articolo dove ricostruivo gli avvenimenti: non è stato ucciso per dei selfie.

In secondo luogo vediamo di capire una cosa: ormai è evidente come i media sfruttino la parola selfie anche per categorizzare una semplice fotografia che di fatto non è un autoscatto.

Ultimo punto, quello più importante: il cigno non è morto!

Cercando online ho trovato molti siti in lingua macedone che il 4 marzo 2016 riportavano la presunta morte del cigno, ma l’unica cosa certa è che presumevano che fosse morto siccome i testimoni avevano riferito che il pennuto era rimasto immobile e nulla più, nessuno di loro si era degnato di verificare se era morto davvero e se aveva bisogno di cure evidentemente.

Caricandomi con la solita testardagine, ho trovato l’account Twitter di un fotografo che risiede in zona di nome Slavco Stojanoski. Ecco il suo tweet del 5 marzo 2016, un giorno dopo gli articoli macedoni sull’accaduto e sulla presunta morte del cigno:

Non bastando, trovo la conferma definitiva in un articolo del 9 marzo 2016 del sito Meta.mk:

Лебедот, кој на фотографиите што се појавија во македонските, но и во светските медиуми се гледа како жена го тегне за крилото, е жив иако се појавија написи кои тврдеа дека починал.

Од здружението за заштита на животните во Охрид „Анималиа“ веќе поднеле пријава до Агенцијата за храна и ветеринарство, а најавуваат дека случајот ќе го пријават и во полиција.

Од „Анималиа“ бараат Општината да иницира истрага за да се најде кој го повредил лебедот бидејќи, како што велат, „ваков туризам со вакви туристи не му требаат на Охрид“.

– Стравуваме дека можеби, освен психичка, нанесена му е и физичка повреда на лебедот. Крајно време е и да се оформи едно тело со стручни лица што ќе се грижи за овој заштитен вид птици, кои мамат воздишки кај сите посетители. Повеќепати сме апелирале за тоа, особено по неколкуте случаи со повредени лебеди, а за кои ние, како волонтери, не сме стручни да им помогнеме, иако сме се обидувале. Носевме лебед до Битола за да го спасиме. Срамота е лебедите да бидат оставени на милост и на немилост и да добиваме негативен публицитет во домашната и во странската јавност со тоа што по езерото пловат повредени птици – велат од здружението.

Тие тврдат дека името на лебедот, кој бил многу питом, е Џорџ, дека тој и претходно имал повреда на крилото, но дека тоа не му пречело да функционира.

Tradotto in sintesi, è l’associazione animalista “Animalia” (“Анималиа”) a confermare che il cigno è vivo, al contrario di quanto sostenuto dai media, e che avrebbe riportato un danno all’ala. L’associazione ha richiesto un’indagine per scoprire l’identità della donna.

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