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La polemica venne cavalcata anche da Matteo Salvini e dalla Lega Nord. Ecco quanto riporta l’Eco di Bergamo il 23 novembre 2015, dove interviene anche l’arciprete di Casazza che sorride ad una polemica che non esiste:
Secondo l’ex sindaco di Seriate (oggi al Pirellone), la dirigente scolastica avrebbe vietato l’esecuzione di un classico brano di Natale come l’Adeste Fideles nella recita di fine anno. In realtà le cose non sono per nulla andate così, ma alle falangi leghiste impegnate a conquistare un like dietro l’altro interessa poco. Anzi, meno. «Fra le molteplici attività del nostro Istituto comprensivo – ha spiegato la dirigente Maria Antonia Savio – c’è un articolato progetto di collaborazione con il Corpo Musicale, inizialmente previsto sull’intero anno scolastico. Si tratta di un progetto legato alla musica con i bambini della primaria, denominato “I Musicanti di Casazza” e ispirato alla celeberrima fiaba de “I Musicanti di Brema”. Lo spettacolo finale che ne scaturisce era quindi, nelle intenzioni, uno spettacolo di fine anno scolastico. Il progetto è stato concentrato nella prima parte dell’anno e quindi si è preferito collocare lo spettacolo prima delle vacanze di dicembre. Quando nel consiglio di interclasse si è concordato il programma, è emersa l’ipotesi di eseguire l’Adeste Fideles e, da parte mia la perplessità di come ciò non fosse coerente con il progetto didattico e il conseguente spettacolo».
Tutto qua, altro che attentato alle tradizioni cristiane, come si sono affrettati a tuonare Grimoldi e in rapida sequenza Roberto Calderoli e (hai visto mai…) Matteo Salvini. «Ci sarebbe da sorridere per una polemica e un polverone che non esistono – sottolinea l’arciprete di Casazza, don Pietro Gelmi –, ma c’è anche l’amarezza di constatare come tutto questo possa porre delle ombre su un progetto bellissimo e riuscito». Il resto sono solo polemiche di bassa lega.
Ricapitolando, l’evento è legato ad un progetto iniziato a inizio anno scolastico legato alla rivisitazione dei musicanti di Brema, una fiaba pubblicata dai fratelli Grimm e ben lontana dai temi natalizi, rivisitazione ribattezzata “i musicanti di Casazza“. Nulla a che vedere con la religione cristiana.
In merito al brano Adeste Fideles la dirigente aveva posto una domanda, ossia cosa ci fosse in comune tra quel progetto che prende origine da una fiaba in cui si parla di un asino, un cane, un gatto e un gallo ed una canzone non coerente con il progetto. Non si capisce, però, se il testo proposto fosse in lingua latina o italiana, nel dubbio riportiamo la versione più comprensibile:
« Venite Fedeli, lieti trionfanti,
venite, venite a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.
La luce del mondo brilla in una grotta:
la fede ci guida a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.
La notte risplende, tutto il mondo attende:
seguiamo i pastori a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.
Il Figlio di Dio, Re dell’universo,
si è fatto bambino a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.
Sia gloria nei cieli, pace sulla terra
un angelo annuncia a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù. »
Nonostante vi fosse stata la spiegazione e la smentita da parte della dirigente scolastica, sia Il Giorno che Il Giornale hanno pensato comunque di diffondere la notizia, il primo il giorno dopo senza riportare le parole della dirigente (contattarla?), il secondo oltre 2 giorni dopo riportando in fondo le dichiarazioni della dirigente ma pubblicando comunque un titolo ed un’introduzione che darebbero al lettore certezza del divieto. Ricordiamo quanto i lettori si fermino ai titoli clickbait.
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