DISINFORMAZIONE Sindaco Bari concede stadio a islamici per “festa dello sgozzamento”
Ci segnalano questo articolo pubblicato da VoxNews il 9 Settembre 2016:
‘Grazie’ ai buoni uffici del sindaco di Bari, quest’anno in Puglia la festa islamica dello ‘Sgozzamento’ (īd al-naḥr) detta anche ‘Festa del Sacrificio’ (Eid Al-Adha) sarà celebrata all’interno dello Stadio della Vittoria di Bari. Un po’ come fanno i Talebani a Kabul.
Avverrà tra due lunedì per effetto della decisione dell’assessorato allo Sport del Comune di Bari che ha stabilito di concedere non solo il patrocinio (!) all’evento ma anche l’uso della struttura agli islamici residenti in Puglia. Il rito è previsto per il 12 settembre, per festeggiare la strage islamica delle Torri Gemelle.
Fino allo scorso anno la festa era organizzata all’interno del Centro Islamico di Bari e raccoglieva oltre duemila estremisti islamici provenienti da tutta la regione. Non è ancora chiaro se, come accade durante la festa, gli islamici sgozzeranno animali vivi nello stadio. Il sacrificio rituale avviene infatti mediante sgozzamento di un animale vivo con la recisione della giugulare che permetta al sangue di defluire, e all’animale di morire lentamente tra atroci sofferenze.
Per definire il significato di Festa del Sacrificio o Dello Sgozzamento ci serviamo delle parole dell’Agenzia Giornalistica Italia (AGI) in questo articolo dell’11 Settembre 2016:
Eid al Adha, in arabo “Festa del Sacrificio”, ricorda la vicenda narrata dal Corano della prova di Abramo, che obbedisce all’ordine di immolare il figlio ed al quale, prima che potesse mettere in atto l’azione, viene inviato dal cielo un montone da sacrificare.
[…]
La festa viene detta anche Eid Qurban che vuole dire anche Sacrificio, ma che ha un’etimologia anche piu’ profonda; la radice triletterale semitica “Q-R-B” significa “vicinanza” e quindi e’ la festa dell’avvicinamento al Signore. “Eid al Kabir” (La Grande Festa) e “Eid al Nahr” (Festa dello sgozzamento) sono altri nomi; Qurban Bayram nel mondo turco.
[…]
Il rito principale di questo giorno, che avviene in ricordo della prova superata da Abramo, e’ quello di sacrificare una pecora, un montone, un agnello, un cammello (per i piu’ ricchi), un pollo (per chi non se lo puo’ permettere) e di donarne la carne ai poveri ed ai bisognosi. Il rito e’ obbligatorio per i “hujjaj”, i pellegrini della Mecca, mentre e’ un atto meritorio ma non obbligatorio per gli altri musulmani.
Ancora, AGI ci porta riferimenti alla festa prevista a Bari:
[…] I fedeli parteciperanno in abiti bianchi, rievocando il pellegrinaggio alla Mecca. Allo stadio pero’ non avverranno macellazioni, garantisce Sharif Lorenzini, responsabile della Comunita’ islamica d’Italia (CIDI).
La festa si è poi svolta alla Fiera del Levante anziché allo stadio della Vittoria per via del maltempo. Secondo quanto riportato in questo articolo di Repubblica del 12 Settembre 2016, Sharif Lorenzini ha precisato che si sarebbe solo pregato, e che la macellazione sarebbe avvenuta solamente dopo e in strutture autorizzate dalla ASL secondo il rito halal, ovvero la macellazione secondo il rito islamico.
VoxNews afferma che il rito è previsto per il 12 Settembre per festeggiare la strage islamica delle Torri Gemelle. Niente di più falso. Il 12 Settembre si celebra la festa del Sacrificio esclusivamente per celebrare la prova superata da Abramo, considerato dagli islamici il padre del monoteismo. Un evento assai più remoto dell’attentato alle Torri Gemelle.
VoxNews scrive, inoltre, che fino all’anno scorso la festa si svolgeva all’interno del Centro Islamico di Bari e raccoglieva oltre duemila estremisti islamici provenienti da tutta la regione. L’etichetta “estremisti” attribuita ai fedeli è tendenziosa e si commenta da sé.
Dunque, la Festa del Sacrificio si è svolta alla Fiera del Levante, a Bari, il 12 Settembre e al pubblico non è stata esposta alcuna macellazione, cosa invece avvenuta presso strutture ASL autorizzate.
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