Siamo di fronte all’ennesimo caso in cui i media italiani copino le storie pubblicate dai media inglesi, senza tenere conto se essi riportino correttamente i fatti o meno. Un esempio è quello del caso polacco del presunto padre eroe con il paracadute, storia ripresa dagli inglesi e sbugiardata dai media polacchi.
Questa la volta non riguarda la Polonia, ma l’Inghilterra. Un ragazzo 33 anni di Horley, Richard Courtney, sarebbe stato ricoverato per un buco nel polmone destro causato dal liquido della sua sigaretta elettronica. Ne parlano:
La lista è lunga.
Partiamo da Il Giornale:
Voleva smettere di fumare. E invece ha rischiato di morire, ma non di tumore. Richard Courtney, 33 anni di Horley (Inghilterra) è stato ricoverato d’urgenza con un buco nel polmone destro perché il liquido della sua sigaretta elettronica gli è finito il gola.
A riportare l’atroce storia è il Mirror, che spiega come l’uomo aveva speso ben 100 sterline per comprare quella sigaretta che molti considerano un toccasana per smettere di fumare. E invece ha rischiato di portarlo alla morte: “Sono passato alla sigaretta elettronica per cercare di smettere di fumare – ha affermato – dopo 16 anni di dipendenza dalla nicotina, ma non avrei mai immaginato che mi avrebbe mandato all’ospedale”.
La fonte sarebbe il Mirror, tuttavia questo non fa altro che riportare la storia raccontata al Sun. Ecco quanto riportato dal Mirror:
Richard told The Sun: “It felt like I’d got a trapped nerve in my shoulder. In the morning I had a really tight chest and couldn’t breathe properly.
Il Sun, testata quasi alla pari del Daily Mail in fatto di informazione, pubblicò il 20 ottobre 2015 la storia di Richard nell’articolo dal titolo “Vaping burned a hole in my lungs“:
A DAD ended up in hospital with a hole burnt through his lung after his e-cig spat hot nicotine liquid down his throat.
Richard Courtney’s £100 device was meant to turn the fluid into vapour but a fault left him hooked up to a ventilator.
The 33-year-old said: “I started vaping to try to give up after 16 years of smoking. I can’t believe it put me in hospital.”
Richard was walking home from a mate’s house when he tasted fluid and started coughing.
He said: “Then it felt like I’d got a trapped nerve in my shoulder. In the morning I had a really tight chest and couldn’t breathe properly.
“I went to hospital. One of the nurses there put my vape on an oxygen tube and showed that it was spitting liquid out.”
Richard, from Horley, Surrey, was told his right lung was working at just 25 per cent capacity.
He was kept in overnight at the Acute Medical Unit of East Surrey Hospital, Redhill, and discharged with an inhaler.
But five days later his chest tightened up again and he spent another night in hospital.
He returned to work as a trainer for an insurance firm on Monday.
Richard, who has two sons and a daughter, said: “I want to give up completely but at the moment I’m just having the odd roll-up. I’m such an addict I can’t just go cold turkey even after what happened.”
KangerTech, the Chinese maker of his e-cig, did not respond to The Sun’s requests for comment.
Richard racconta di aver sentito del fluido e di aver cominciato a tossire e che soltanto la mattina successiva non riusciva a respirare correttamente. Secondo il racconto gli avrebbero dimostrato in ospedale che la sua sigaretta elettronica perdeva liquido. Questo, seguendo la dinamica, sarebbe dovuto passare in bocca, senza causare danni, e per la gola, anche li senza alcun problema, e sarebbe finito nel polmone fino a danneggiarlo.
L’articolo è incompleto nel racconto. Condividiamo quanto riportato da Snopes sul caso. Mancano molti elementi utili a capire cosa possa essere realmente accaduto a Richard:
Ecco le foto di Richard in ospedale:
Snopes riporta anche un’analisi sul tipo di sigaretta elettronica usata da Richard, affermando che si tratta di un device non propriamente potente e che renderebbe improbabile il racconto:
Moreover, Courtney’s device (while very common) was on the low end of wattage among vaping “mods,” a number of which are capable of wattages nearly ten times the amount reported.
While Courtney’s claim provided a compelling cautionary tale about e-cigarettes and vaping, we were unable to find any information to indicate the injury he described was even possible, much less likely to occur in the manner described. Even if a “burn” to the lung was a possible outcome of e-cigarette use (unlikely given that the fluid would need to bypass the mouth and throat entirely), the equipment used by Courtney was on the low-end of wattage for vaping devices. Courtney may have been hospitalized as a result of his e-cigarette use in some fashion, but it was unlikely a condition that occurred in the manner described by the Sun.
Siamo di fronte al solo racconto da parte di un ragazzo e le sue fotografie in ospedale, che nessuna testata inglese ha pensato di contattare riportando solo quanto scritto dal The Sun.
L’unica raccomandazione che potremmo dare è quella di non fumare proprio.
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