Dicesi clickbait una notizia reale, presentata con un titolo volutamente esasperato, atto a trarre in inganno o ingigantire la notizia contenuta nell’articolo, sovente chiedendo immediata condivisione, o formule di clickbaiting, ovvero attiraclick basati sul rendere il reale contenuto dell’articolo visibile solo ai sottoscrittori… rilevando un contenuto già noto, ovvero di molto ridimensionato.
Ciò è il caso di questo articolo, il cui titolo promette, con un semplice like, come farsi rivelare il mezzo di farsi rilasciare 1.883 euro dal proprio comune col mero requisito di avere una famiglia.
Invero, già la parte di testo visibile ridimensiona la promessa in intestazione, precisando come i soggetti delle suddette elargizioni siano:
– i nuclei famigliari la cui composizione sia formata da almeno un genitore e tre figli minori (con certificazione anagrafica della famiglia stessa che attesti che i figli siano del genitore richiedente dell’assegno o del coniuge oppure che i genitori si trovino in situazione di affidamento pre-adottivo).
– madri non lavoratrici che possono richiedere entro 6 mesi dall’ingresso dei minori nel nucleo famigliare al proprio Comune di residenza un’integrazione dell’assegno al reddito per la nascita, l’adozione o l’affidamento dei propri figli.
– madri lavoratrici possono chiedere l’assegno famigliare qualora non abbiano diritto ad un’indennità di maternità all’INPS oppure alla retribuzione per il periodo di maternità.
Per il resto, viene richiesto un click, secondo l’ormai nota formula “CLICCANDO SU MI PIACE DI FACEBOOK AGLI IMPORTI CHE E’ POSSIBILE RICHIEDERE E LE MODALITA’”.
Problema: sia le modalità e gli importi relativi all’assegno per il nucleo familiare dei comuni che dell’assegno per maternità dello stato e dei comuni sono dettagliati e descritti sul sito dell’INPS.
E scopriamo che la somma di “1.883 euro”, ancor prima di cliccare il “mi piace” per scoprirlo, è un “conto della lavandaia” volutamente inesatto ed esasperato.
Leggendo i link a corredo scopriamo le modalità di richiesta (una semplice domanda su modelli facilmente reperibili, compilabili in proprio o con l’assistenza di patronati), i requisiti reddituali e le massime elargizioni.
Difatti, comprensibilmente non tutti i nuclei familiari sono titolati a ricevere tali prestazioni, ma, per l’assegno per il nucleo familiare scopriamo dal sito dell’INPS:
Hanno diritto all’assegno per il nucleo familiare dei Comuni:
- i nuclei familiari composti da cittadini italiani e dell’Unione europea residenti, da cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo, nonché dai familiari non aventi la cittadinanza di uno stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- i nuclei familiari composti almeno da un genitore e tre figli minori (appartenenti alla stessa famiglia anagrafica), che siano figli del richiedente medesimo o del coniuge o da essi ricevuti in affidamento preadottivo. Il requisito della composizione del nucleo non si considera soddisfatto se uno dei tre figli minori, quantunque risultante nella famiglia anagrafica del richiedente, sia in affidamento presso terzi;
- nuclei familiari con risorse reddituali e patrimoniali non superiori a quelle previste dall’indicatore della situazione economica (I.S.E.) valido per l’assegno. Per l’anno 2014 l’ISE è pari a 25.384,91 euro per un nucleo di 5 componenti di cui almeno tre figli minori.
Per un importo di:
- L’importo dell’assegno è annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT. Per l’anno 2014 l’importo è pari in misura intera a euro 141,02 mensili.
Il che, ci porta alla stima ottimistica nel titolo. Essendo tale emolumento un assegno mensile che viene elargito per 13 mensilità a famiglie evidentemente non abbienti, abbiamo che, in un anno (tredicesima compresa) un nucleo familiare poco abbiente con tre figli riceverà un’integrazione di 1.883 euro sì, ma spalmati in assegni mensili di euro 141.02.
Non quindi la dazione di euro 1883,00 prospettata, tampoco dovuta a “tutte le famiglie con tre figli”, ma solo una integrazione mensile di aiuto per i meno abbienti.
E l’assegno di maternità accennato nell’articolo? È una cosa completamente diversa, anch’essa vincolata a rigidi requisiti, per il cui dettaglio rimandiamo all’INPS, e sostanziato in:
Assegno di maternità dello Stato
L’importo dell’assegno, per le nascite avvenute nel 2014 e per gli affidamenti preadottivi e le adozioni dei minori il cui ingresso in famiglia sia avvenuto nel 2014, è pari a Euro 2.082,08 (misura intera).
Assegno di maternità dei Comuni
L’ importo dell’assegno e il requisito reddituale, per le nascite, gli affidamenti preadottivi e adozioni senza affidamento avvenuti nell’anno 2014, sono i seguenti:
- assegno di maternità (in misura piena) = Euro 338,21 mensili per complessivi Euro 1.691,05 (Euro 338,21 X 5 mesi)
- indicatore della situazione economica (I.S.E.) con riferimento ai nuclei familiari con tre componenti = Euro 35.256,84
Pertanto, diffidate di chi vi promette informazioni scioccanti e grandi segreti in cambio di un like: le risposte che cercate potrebbero essere ben più vicine ed estensivamente illustrate presso le dovute fonti istituzionali.
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