Riportiamo nuovamente cos’è la disinformazione:
Sono informazioni false, fuorvianti, non oggettive o non complete, che alterano la realtà dei fatti ed ingannano, confondono o modificano le opinioni verso una persona, un argomento o una situazione.
Il problema dell’informazione odierna è che certi media diffondono una versione dei fatti, quella che più conviene per attirare lettori. Ricordiamo ai lettori che non è interesse di Bufale.net appoggiare o meno la cancellazione o rimozione di elementi legati alle religioni, ma di esporre quanto riportato in merito alla questione.
Il 27 novembre scorso Il Giorno pubblicò un articolo dal titolo “Rozzano, il preside cancella la festa di Natale. E la scuola rimuove anche i crocifissi“. Il giorno dopo, 28 novembre, un altro articolo dal titolo “Rozzano, preside cancella la festa di Natale: “Non bisogna creare situazioni di disagio”” dove il sindaco chiede di ripristinare la festa “annullata”.
Si scagliano contro il dirigente scolastico il sottosegretario all’Istruzione Faraone e Salvini il 28 novembre, poi Renzi il 29:
Confronto e dialogo non vuol dire affogare le identità in un politicamente corretto indistinto e scipito. L’Italia intera, laici e cristiani, non rinuncerà mai al Natale. Con buona pace del preside di Rozzano.
Già il 28 novembre il dirigente scolastico, Marco Parma, inviò una lettera all’ICS di via Garofani pubblicata poi nello stesso sito istituzionale in formato PDF (scaricabile anche da Bufale.net), lettera intitolata “Natale e dintorni” che riportiamo di seguito:
Potrei anche ringraziare quegli incauti che hanno sollecitato l’attenzione dei media sulla mia
modesta persona, se me lo fossi meritato. Purtroppo, invece, la bufera mediatica che si è
sollevata si basa su notizie in parte distorte e in parte infondate.
In primo luogo, non ho mai fatto rimuovere crocefissi né dalle aule del Comprensivo Garofani
né da quelle delle altre scuole che ho gestito e diretto nel corso di più di vent’anni di
modesta carriera, per un motivo molto semplice: non c’erano.
In secondo luogo, non ho rimandato né cancellato nessun concerto natalizio né altre iniziative
programmate dal collegio docenti e dal consiglio di istituto; mi sono, viceversa, adoperato
per sostenerle: tanto il concerto del 17 dicembre dei ragazzi della secondaria quanto
quello dei bimbi della primaria, in programma per il 21 gennaio, oltre ai momenti di festa
prenatalizia che si svolgeranno, come di consueto, in tutte le classi.
Non esistono iniziative “cancellate” o “rinviate”. L’unico diniego che ho opposto riguarda la
richiesta di due mamme che avrebbero voluto entrare a scuola nell’intervallo mensa per insegnare
canti religiosi ai bambini cristiani: cosa che continuo a considerare inopportuna.
Poiché da più parti si è sostenuta la mia inadeguatezza al ruolo, mi rivolgo nel frattempo
alla Direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale affinché valuti l’opportunità di attribuire ad
altro collega la reggenza dell’istituto. In tale prospettiva, colgo l’occasione per ringraziare i
bambini, i genitori, gli insegnanti, la segreteria e i collaboratori per l’affetto e la stima con
cui mi hanno accolto fra loro dal settembre 2014 fino a questo difficile passaggio: sentimenti
che contraccambio di cuore, con sincera ammirazione per la passione e la tenacia che il personale
scolastico dimostra ogni giorno.
Il concerto del 17 dicembre rimane e si intitola “Saggio di Natale“. L’evento del 21 gennaio è un’iniziativa diversa ed è gestita in collaborazione con l’Associazione 11 note, portato avanti da specialisti che hanno come scopo l’insegnamento della musica. La stessa associazione avrebbe richiesto al Consiglio d’Istituto di spostare la data a gennaio:
Sin dallo scorso anno l’associazione 11 note che gestisce la consueta festa pre natalizia aveva dovuto fronteggiare le polemiche di alcuni genitori della scuola di via Milano (che fa parte del comprensorio) frequentata dal nipote della sindaca, perché non venivano cantate le solite canzoncine di natale. A tal proposito, a settembre (settembre!) l’associazione aveva comunicato che, per evitare polemiche, avrebbero rinviato la festa al Fellini a gennaio.
L’unica cosa che risulta negata dal dirigente Parma è stata l’iniziativa di alcune mamme che volevano insegnare canti natalizi durante la pausa mensa.
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