Sta spopolando la notizia riguardante un ristorante cinese che avrebbe condito i piatti di noodles con l’oppio per far tornare i clienti.
Innanzitutto si parla di un ristorante situato in Cina, nella provincia di Shaanxi, non in Italia.
Parliamo ora dell’articolo pubblicato oggi, 26 settembre 2014, dal sito Leggo.it. La frase incriminata è la seguente: “Un ristoratore cinese è stato costretto ad ammettere di aver condito molti dei suoi piatti con semi di papavero, quelli da cui si ricava l’oppio“.
Affermare che si ricavi l’oppio dai semi di papavero è alquanto inesatto. Gli alcaloidi oppiacei sono contenuti nel lattice della pianta di papavero, non nei semi.
L’oppio si ricava dall’essiccazione del lattice del papavero, incidendo le capsule immature della pianta.
Si, i semi di papavero non contengono alcaloidi oppiacei, ma possono esserne contaminati dal lattice della pianta stessa se la pianta viene danneggiata.
Per un ulteriore e più accurata informazione, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato un rapporto nel 2011 in merito ai rischi derivanti dagli alcaloidi oppiacei contenuti nei semi di papavero. Il principale alcaloide riscontrato è la morfina, seguita da codeina, tebaina, noscapina e papaverina.
Bisogna stare tranquilli per quanto riguarda l’angolo culinario. Il rapporto dell’EFSA afferma che la lavorazione alimentare può ridurre del 90% gli alcaloidi oppiacei presenti nei semi. Il rischio di assumere dosi significative di alcaloidi è legato al consumo di semi di papavero non trattati.
La storia riportata da Leggo.it, ma anche da Blitzquotidiano, è stata precedentemente pubblicata da altri siti come Greenme.it (25 settembre 2014), la cui fonte è l’autorevole BBC (23 settembre 2014) che cita un fatto raccontato dal quotidiano digitale Xi’an.
Il proprietario del ristorante acquistò un mese fa 2 kg di papaveri, contenenti ancora i semi, per un totale di 100 dollari. Tenendo conto della ricerca dell’EFSA sul trattamento dei semi in ambito culinario e considerando che l’oppio si ricava dal lattice presente nella pianta, essendo in possesso di quest’ultima possiamo immaginare come abbia ricavato il “condimento” per stimolare le vendite.
Come ha affermato un utente Facebook in merito all’articolo, drogarsi con i semi di papavero è un po come ubriacarsi con l’uva.
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