Mi ha detto un mio amico è, da sempre, il mantra di chi sta per raccontare una leggenda metropolitana, oppure fare disinformazione gratuita, quando non una bufala.
Come ricorda la canzone di Elio e le Storie Tese, tutti abbiamo almeno un cugino da parte autore di eroiche gesta, che una volta si è tolto il casco e si è aperta la testa, molto rispettato, amico di tutti e che ha fatto questo e quello
In questo caso il leggendario mio cugino pare che tra l’aver visto una senza reggipetto, aver conosciuto una tipa che non si ricorda più niente e si è svegliato in un fosso tutto bagnato che che gli mancava un rene ed essere morto da bambino una volta abbia pagato una somma esorbitante di bolletta luce senza alcuna apparente ragione
In Italia non se ne più più davvero! Questa è la bolletta dell’ENEL che è mio amico su Facebook! 19,49 euro di consumo, 145,26 da pagare! Condividete, facciamo qualcosa!
Qualcosa dovremmo fare: smettere di condividere cose passate dall’amico di Facebook, dal cugino topocane ed altre figure sconosciute solo in quanto arricchite da un collage.
Infatti la partita IVA malamente censurata consente di verificare come trattasi di una ditta (non certo un privato) peraltro cessata da anni.
Siamo di fronte ad una bolletta relativa quindi ad un riallaccio di una fornitura ormai cessata (il perché non ci è dato saperlo e la privacy non consiglia certo di andare ad esaminare), i cui oneri sono derivati dal dover ripristinare ex novo una fornitura inesistente ormai da tempo.
Onere questo che comporta costi ben più elevati che la mera bolletta, sia per i privati che per gli imprenditori.
Ma questo non è stato chiesto all'”amico di tutti”, e la notizia è stata viralizzata così, aggiungendo anzi un danno grave alla privacy dell”amico di Facebook”, la cui Partita IVA è stata censurata in modo raffazzonato e leggibile. Solamente noi abbiamo aggiunto una nuova censura per rimediare.
Non sappiamo se si tratti di un mero errore, o della volontà di capitalizzare su altre bufale già da noi affrontate e basate sugli oneri di sistema, in modo da trasformare il banalissimo concetto che oltre all’energia in sé stessa vengono pagati i servizi necessari al trasporto (o, in questo caso, al riallaccio dell’utenza, reinstallazione di contatori, eccetera…) in uno spauracchio clickbait che possa spingere l’utente disinformato alla condivisione compulsiva, ma sarebbe bastata la minima conoscenza delle bollette che ogni onesto cittadino tenutario di un’utenza elettrica ha per non cadere in confusione ed allarme.
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