Ci segnalano un articolo pubblicato il 28 novembre 2017 su Il fatto dal web:
Gli investigatori hanno trovato una parte dei guadagni incassati dalla banda di quattro ‘profughi’ africani arrestati l’altro giorno durante l’operazione anti-tratta della polizia a Ventimiglia.
I quattro vivevano a spese dei contribuenti da diversi anni nei centri di accoglienza straordinaria dell’imperiese, ma secondo gli inquirenti uno di loro aveva aperto un conto corrente ed aveva nella sua disponibilità, pure in contanti, una somma di oltre diecimila euro.*
I poliziotti ora stanno cercando altri soldi guadagnati dagli ospiti dei CAS con la tratta dei migranti. E’ inoltre emerso che i quattro africani a volte indicavano senza scrupoli la strada verso la Francia, spesso pericolosa. Altre volte avrebbero accompagnato i migranti sulla linea di confine abbandonandoli poco dopo a loro stessi. Per ognuno di loro, i passeur africani avrebbero intascato un compenso dai 150 ai 300 euro. Uno dei punti di adescamento per la tratta dei clandestini sarebbe stata la stazione ferroviaria di Ventimiglia, dove le forze dell’ordine erano state duramente criticate da alcuni famigerati attivisti No Borders, quelli al soldo di Soros.
Fanno presto a ‘mettere da parte’. Vitto e alloggio lo paghiamo noi. Più paghetta, vestiti e altri benefits, compreso barbiere e lavanderia. Tutto il frutto del loro ‘lavoro’ finisce in banca.
Come riporta l’Ansa il 23 novembre, si parla di più organizzazioni criminali. Le indagini erano partite da settembre, quando la squadra mobile di Latina aveva segnalato un caso di sfruttamento sessuale poi rivelatosi inesistente. Nell’analisi su alcune utenze telefoniche, però, gli investigatori avevano rintracciato due gruppi criminali dediti all’immigrazione clandestina, con informazioni che provenivano da Milano, Vigevano e Ventimiglia. Partiva, in questo modo, l’operazione Passeur (Latina Today, 22 novembre). Latina Today parla di cinque persone arrestate e una sesta ricercata. Gli arresti sono avvenuti a Imperia presso la cooperativa sociale L’Ancora. Aggiungiamo che Latina Today riporta anche i nomi di Amadou Saikou Barry, arrestato a Vigevano, e Amadou Bah, fermato a Milano. L’articolo parla di due gruppi distinti che operavano rispettivamente in Liguria (Imperia e Ventimiglia) e Lombardia (Milano e Pavia), ma comunque in contatto tra loro. L’accusa è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A finire nella loro rete erano migranti disperati, talvolta anche minori non accompagnati. In questo caso leggiamo che una tratta poteva costare al migrante fino a 350 euro, ma non troviamo traccia dei 10.000 trovati nelle mani di uno dei criminali arrestati.
E’ stato riscontrato dai poliziotti della Squadra mobile di Latina che il gruppo di trafficanti si adoperava per favorire il transito dall’Italia verso la Francia di numerosissimi migranti provenienti dai paesi del centro Africa, per mezzo dei treni sulle tratte internazionali. Il prezzo richiesto dai passeur può oscillare dal 150 ai 300 euro per ciascuno migrante, in relazione alle condizioni economiche degli stessi.
In pillole: gli arrestati facevano parte di due organizzazioni criminali con sede in Lombardia e Liguria, in contatto fra loro, dalle quali gestivano un traffico di migranti dall’Italia agli altri paesi dell’Unione Europea, con la Francia come meta principale. Le indagini erano state avviate su segnalazione della squadra mobile di Latina. I migranti raggiungevano la Francia in treno se partivano dalla Liguria, in auto se partivano dalla Lombardia. I viaggi in treno venivano effettuati in assoluto stato di pericolo, nel vano motore e in altri locali preclusi al pubblico. Per la tratta, i migranti pagavano dai 100 ai 350 euro.
Nessuna conferma sull’ingente somma di denaro (10.000 euro) della quale un arrestato sarebbe stato in possesso al momento del fermo. Non lo escludiamo, ma lo riporta solamente Il Secolo XIX e non il comunicato stampa della Polizia di Stato, nonostante Il fatto dal web faccia da eco. Parliamo di disinformazione, dunque, in quanto Il fatto dal web impressiona il lettore mostrando uno scatto di Tupac Shakur in posa sfottente solo in quanto persona di colore e riporta la notizia in maniera semplificata, ignorando tutti i passaggi dell’operazione Passeur.
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