DISINFORMAZIONE Profughi marchiati come fossero bestiame al macello – Bufale.net
Ha destato non poche preoccupazioni un articolo pubblicato dall’Ansa che descrive le pratiche riservate dalle forze dell’ordine ceche ad un corposo gruppo di profughi siriani fermati il 2 settembre nella stazione di Břeclav, al confine con l’Austria. Lo riportiamo di seguito:
La polizia ceca sta procedendo a marchiare ogni migrante (FOTO), anche i bambini, in arrivo a Breclav, al confine con l’Austria, con un numero scritto a pennarello sul braccio, che identifica il treno d’arrivo e il vagone. La notizia è sul sito Britske listy (pagine britanniche) ed è confermata da Vaclav Janous del quotidiano Mlada fronta Dnes (Mfd).
Le stesse cifre vengono poi scritte sul biglietto del treno che la polizia sequestra. Con i numeri sono marchiati non solo gli adulti ma anche i bambini: il Mfd ha riportato ad esempio la foto di una bambina di 5 anni addormentata sulla spalla della madre durante il controllo. Sull’avambraccio porta la scritta C5.
“È un fatto gravissimo”. Così il presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna definisce “i segnali in queste drammatiche ore” dalla Repubblica Ceca dove “decine di profughi sono stati letteralmente marchiati come fossero bestiame al macello, richiamando inevitabilmente il periodo più oscuro della storia contemporanea“.
Per quanto i dati siano veri e supportati da foto, la denuncia del Presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna è ben lontana dalla realtà.
Nello stesso articolo di MF Dnes citato dall’Ansa viene riportato quanto segue:
Policie na nádraží jednotlivce číslovala a řadila je do skupinek tak, aby byli rodinní příslušníci spolu. Policisté se snažili mluvit anglicky, lidé ale často nerozuměli. Řada lidí podle jednoho z policistů pocházela ze Sýrie. V některých případech byly zadrženy několikačlenné rodiny i s malými dětmi.
„Běžence jsme umístili do tělocvičen v budovách policie v Brně, Hodoníně a Břeclavi, kde s nimi budou provedeny potřebné policejní úkony,“ uvedla mluvčí cizinecké policie Kateřina Rendlová. „Snažíme se zjistit něco o jejich totožnosti a jestli žádali někde o azyl, což bude trvat nejméně do zítra. Potom můžeme rozhodnout, co s nimi bude dál,“ dodala.
Allo stesso modo la BBC:
The Foreigners’ Police said the priority in dealing with the 200 migrants at Breclav railway station, in the South Moravian region, was identifying them and trying to keep family members together.
This, said a spokeswoman, was a difficult task when many had no documents and did not speak English; hence the numbers in felt-tip pen on their arms.
[…]
Czech authorities say the migrants are now being housed in several police gymnasiums until it can be established whether they have already requested asylum.
Dunque la polizia ceca è stata occupata a trovare delle sistemazioni provvisorie, vale a dire le palestre della polizia di Břeclav, Hodonin e Brno, in cui collocare i profughi in attesa di trovare soluzioni migliori (e di trovare persone in grado di comunicare con loro). Un ulteriore campo, costituito da 25 tende, è stato costruito in poche ore a Břeclav.
Sono però insorti dei problemi di comunicazione per il fatto che i profughi non sono in grado di comunicare in inglese e sono sprovvisti di documenti. Dunque i profughi sono stati numerati al semplice scopo di collocare i membri di una stessa famiglia nella medesima struttura, visto che le città sopra menzionate distano diverse decine di chilometri l’una dall’altra. Seconda cosa, in Repubblica Ceca il sistema dell’identificazione a pennarello è pratica diffusa. Basti pensare che negli ospedali i neonati vengono identificati scrivendo a pennarello il cognome sulle gambe (PDF). Dunque per i cechi una pratica simile può essere interpretata in vari modi, ma sicuramente non è riconducibile a tendenze filo naziste.
Sulla base delle critiche mosse dall’estero il Ministero degli Interni ha invitato la polizia tramite una nota scritta, a modificare le pratiche di riconoscimento e il sistema di numerazione dato che ad alcuni può sembrare offensivo. Il Ministero ha comunque sottolineato come tali pratiche fossero dovute soprattutto alla situazione di emergenza venutasi a creare a Břeclav tre giorni fa (Fonte – Lidové Noviny).
** Articolo scritto in collaborazione con i nostri colleghi della Repubblica Ceca.
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