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DISINFORMAZIONE Profughi distruggono appartamento nuovo perché non di loro gradimento – Bufale.net


Il 7 febbraio 2016 la pagina Facebook fascista “NERO dentro” pubblica un video con la seguente descrizione:


PROFUGHI DISTRUGGONO UN APPARTAMENTO NUOVO CHE GLI ERA STATO DATO DAL COMUNE PERCHE NON DI LORO GRADIMENTO…..!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il video ha una durata di 1 minuto e 30 secondi e non fornisce alcuna informazione utile per capire la realtà dei fatti. L’unico fatto certo è l’evidente reazione negativa da parte dei migranti. La presunta informazione la darebbe la pagina Facebook affermando che si tratta di profughi scontenti del “regalo” (un appartamento “nuovo”) da parte di un Comune.

La pagina fascista “NERO dentro”


Ad aiutarmi nella ricerca è il logo in alto a destra del video che mi porta al sito del The Guardian, il quale aveva pubblicato il video il 26 novembre 2015 nell’articolo dal titolo “‘We were abandoned’: migrants tell of suffering in Italy’s private shelters” (trad. “‘Siamo stati abbandonati’: i migranti raccontano la loro sofferenza nei rifugi gestiti dai privati italiani“).

L’articolo del The Guardian con il video originale e completo



Il video originale dura 4 minuti e 51 secondi, molto più lungo e completo di informazioni rispetto a quello tagliato ad arte e pubblicato nella pagina Facebook fascista.
Ecco quanto riportato dal The Guardian:

Hosting a refugee earns landlords €35 a day from the state, but asylum seekers report being left without gas, water and food.
The water and gas had been shut off for days when Lessena M and his flatmates, a group of asylum seekers from Ivory Coast who have been living in Naples for more than a year, decided to stage a protest.
They began throwing rubbish bins and an old orange sofa over the balcony of their flat while neighbours gathered in the street to watch. Then the police arrived, seemingly dismayed that the owner of the flat had not yet turned the water back on. Without working plumbing, the stench in the property had become intolerable. Lessena, 34, said even the boy who brought them their food every day in a plastic pouch – always pasta – had stopped coming.
“We were totally abandoned. At that point, we were totally alone,” he said. Soft-spoken Lessena, who survived an acid attack in Ivory Coast that scarred his left shoulder and neck, said he had been to the police several times to file formal complaints, because the owners of his building, who are being paid by the Italian state to house asylum seekers, were not reachable.
Within days of the protest, which was captured last month in a film for the Guardian by Italian journalists, the asylum seekers were moved.

In pratica, un privato cittadino (non un Comune) si sarebbe preso la responsabilità di gestire l’accoglienza dei migranti, ricevendo per ognuno la famosa somma di 35 euro al giorno, ma senza mantenere gli impegni presi con lo stesso Stato Italiano in seguito all’assegnazione. I migranti protestavano per la mancanza di acqua e gas, di cui l’appartamento non era più rifornito da giorni, per i problemi legati all’impianto idraulico, il quale ha generato una “puzza insopportabile”, e per la mancanza di cibo (non che ce ne era poco o perché era “solo pasta”, neanche quella veniva consegnata). I proprietario del locale, secondo quanto riportato dal The Guardian, risultava irraggiungibile. Pochi giorni dopo la protesta i migranti furono trasferiti.
L’articolo del The Guardian punta a denunciare lo sfruttamento dell’accoglienza dei migranti da parte delle associazioni e dei privati che ricevono i soldi dallo Stato per prestare un servizio che poi non viene dato, pratiche illegali e storie di corruzione riportati anche nell’inchiesta “Mafia Capitale“:

A number of activists working with asylum seekers believe the business of hosting them is riddled with corruption and the influence of organised crime groups, who are taking advantage of a national emergency and profiting from it. The migrants are concentrated in southern Italy, where the influence of organised crime is significant. The opportunity for illegal profit was sensationally articulated by the man at the centre of the so-called “mafia capitale” corruption scandal in Rome, Salvatore Buzzi, who was recorded last year telling an associate that drugs were “less profitable” than the business of housing asylum seekers.

Ci troviamo di fronte ad una pagina Facebook, chiamata “NERO dentro” e di chiara identità politica, che sfrutta un video del noto quotidiano britannico The Guardian pubblicandolo solo in parte, tagliato ad arte per evitare che si capisse la vera storia e raccontandone un’altra per il proprio tornaconto politico ed ideologico.

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