DISINFORMAZIONE E PRECISAZIONI Sfratto choc a Roma: invalida appena uscita da coma cacciata da casa popolare per fare posto a immigrati
Ci segnalano l’ennesimo canovaccio macchiato d’odio di VoxNews, pubblicato il 19 luglio 2017:
Storie di ordinaria mala-quotidianità italiana: ha 45 anni, è invalida all’80%, e in attesa da sempre di una casa popolare che le spetterebbe di diritto date le sue condizioni di salute. E invece: una mattina di qualche giorno fa la donna, appena tornata a casa dopo giorni di coma in ospedale, si ritrova sfrattata dall’abitazione in cui da anni vive, abusivamente, a Torrevecchia. Abusivamente, perché invalida e senzatetto viene superata in graduatoria dai migranti: legalmente. Ma solo perché la legge la fanno i criminali politici.
Una casa popolare occupata come tutti gli altri appartamenti di condomini che insistono su quella periferia romana dove l’intervento della mano pubblica arriva solo quando deve togliere e sanzionare, mai per aiutare e assistere chi ne ha drammaticamente bisogno. Come la protagonista e, purtroppo, vittima di questa assurda vicenda giustizialista che va a colpire uno per educarne cento; ma che infierisce su quello sbagliato.
Pochi, in zona, sono disperati come lei: la donna, infatti, afflitta da gravi problemi di salute e ricevuta la notifica di sfratto, decide di farla finita e, ingoiando delle pillole, tenta il suicidio. È riuscita a sopravvivere per miracolo e dopo 5 giorni di coma ha riaperto gli occhi, costretta dalla forza della vita a tornare a lottare per un diritto che, finora, non si è ancora vista riconoscere: quello ad avere un tetto.
La madre e la sorella della donna, tanti residenti della zona e molti esponenti di Casapound sono scesi in strada tentando, invano purtroppo, di fermare lo sgombero, di convincere gli agenti quanto meno a far recuperare alla donna sfrattata le cartelle cliniche che la riguardano.
A Roma, in quella che è ormai diventata una vera e propria emergenza, si continua a sfrattare disabili, anziani e bambini per fare posto ai migranti. E’ indegno. E’ drammatico. E’ vergognoso.
Vox lancia ai suoi lettori nelle forze dell’ordine un drammatico appello: disobbedite quando vi inviano a sfrattare italiani dalle case popolari che devono essere date a immigrati. Prima di essere dipendenti dello Stato, siete Italiani.
E sì, sappiamo che questi appelli possono portare alla denuncia di Vox: ma se non lo scrivessimo, su di noi graverebbe una denuncia ben più grave, quella della nostra coscienza di Patrioti.
Intendiamo ricordare che gli stessi autori di VoxNews il 4 luglio 2017 minacciarono di mettere mano alla pistola – servendosi di una finta metafora – per chiunque avesse osato dire che uno straniero può essere anche cittadino italiano. Ciò che rende scontata la loro opera di distribuzione d’odio e flatulenza è la pesca miracolosa di notizie di nota gravità sociale, impacchettarle con toni razzisti e riproporle a un pubblico antropofago.
Oggi si parla del caso di Sabrina, riportato da Fanpage.it, Il Giornale e Fidelity House. Sabrina ha 45 anni, romana e in attesa di un alloggio popolare da anni. Il 2 luglio la donna era ritornata a casa dall’ospedale dopo 5 giorni di coma, cagionato da un tentativo di suicidio scatenato dalle precarie condizioni di salute e per la notifica di sfratto. Il 12 luglio la forza pubblica si è presentata in casa sua, nel quartiere di Torrevecchia, per sgomberare l’appartamento.
A tentare di fermare la manovra di sfratto si sono presentate la madre e la sorella di Sabrina insieme ad altri residenti e alcuni esponenti di Casapound. La donna, straziata dal dolore, si è di nuovo sentita male ed è stata portata all’ospedale. Alla donna non è stato concesso di portare con sé tutti i documenti dell’ospedale, come cartelle cliniche e lastre, perché sono state sequestrate dai Carabinieri.
A definire le condizioni tragiche di salute della donna sono l’epilessia e l’anemia emolitica autoimmune, con una diagnosi di lupus già dall’età di 19 anni. La sua invalidità è riconosciuta all’80%. Ai microfoni di Fanpage.it la famiglia spiega di versare in difficili condizioni economiche, status che le ha portate a occupare abusivamente un alloggio a Torrevecchia:
Qui sono tutti occupanti, è la legge del più forte. Io sono anni che aspetto una casa che mi spetta di diritto, vista la mia condizione di salute.
Le sua salute cagionevole le consente un lavoro part-time, con guadagni non sufficienti per il pagamento di un affitto. Oggi, Sabrina è tornata nel suo appartamento, ma è cosciente di doverlo abbandonare entro pochi giorni. Barbara Flaiani, consigliera di Fratelli d’Italia, ha dichiarato di voler impegnate l’Assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale per ovviare al grave problema che interessa la signora Sabrina.
Anche se VoxNews insiste come un felino che sente lo sfrigolare delle crocchette all’interno della scatola, lo sfratto di Sabrina non è dipeso dall’assegnazione dell’alloggio a immigrati, bensì dalla sua occupazione abusiva. Resta un amaro, oltremodo, per la sua precaria condizione economica e per la sua salute cagionevole, condizioni che non hanno arrestato la macchina dello sfratto. Resta l’amaro e cresce lo sdegno.
Parliamo di disinformazione, quindi, perché il titolo proposto è un chiaro depistaggio da una corretta chiave di lettura, quella che punta il dito sull’immigrazione per qualsiasi fatto di cronaca. Parliamo di precisazioni, infine, perché la storia è vera, ma riportata secondo un’interpretazione fallace.
VoxNews non ha a cuore gli italiani. VoxNews è il concime dell’odio. Un concime naturale, una deiezione. VoxNews si pasce della tragedia per riproporla in una confezione di carta vetrata.
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