Ci segnalano questo articolo del 28 Maggio 2016 riportato da ilnotiziario24:
Succede a Pavia, un uomo saudita ha sparato all’ostetrico che ha aiutato la moglie a dare alla luce il figlio primogenito.
L’uomo, un saudita, avrebbe voluto punire il ginecologo perché maschio e non donna, come previsto dalla legge islamica. “Avrebbe dovuto essere una dottoressa donna ad aiutare mia moglie durante il travaglio e a dare alla luce il mio bambino, e non un uomo”, si è giustificato tristemente al momento dell’arresto per l’omicidio del medico.
il padre del bambino nato ieri, dopo essere entrato nella sala del travaglio è tornato indietro, lasciando tutti di stucco. Tornato a casa velocemente ha portato con sé la pistola fin dentro l’ospedale (dove suo figlio era già nato da qualche attimo) sparando al dottore, reo di avere toccato con mani da uomo il suo figlio primogenito e l’apparato genitale della moglie. Il medico è morto poco dopo per il proiettile che ha raggiunto il suo cuore.
Dopo lo sparo ha tentato di scappare ma i poliziotti sono riusciti ad arrestarlo. Nonostante i tentativi di reanimazione, il medico è morto per la quantità di sangue persa e per l’arresto cardiaco che ha seguito di poco l’ingresso del proiettile.
L’uomo affronterà adesso un processo per omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione. Ancora una volta un’incomprensione culturale sfocia nella violenza codarda e ingiustificata. Basterebbe un approccio diplomatico nel confronto che vede impegnate la cultura occidentale e quella orientale, piuttosto che la continua diffidenza e il tentativo di alzare muri che finiscono solo col creare maggiore tensione e violenza.
Lo stesso episodio compare in un articolo del 26 Maggio 2016 di Askanews . Questa volta, però, il teatro della tragedia è Riad, capitale dell’Arabia Saudita e più precisamente l’ospedale Re Fahd. Possiamo già dire che quest’ultimo non esiste. In realtà non è andata così e tantomeno ci troviamo a Pavia o Riad. L’episodio si è consumato a Conegliano (TV) e nessun ostetrico è stato abbattuto. Ce lo racconta Il Mattino in una notizia del 5 Luglio 2014:
Conegliano – L’ostetrico uomo, un marito intransigente e una donna in travaglio. Sono gli ingredienti di una serata ad alta tensione all’ospedale di Conegliano dove il marito della donna, un macedone di religione musulmana, quando si è accorto che ad assistere la moglie era un ostetrico, si è opposto con veemenza.
E nessuno è riuscito a fargli cambiare idea, al punto che sono stati chiamati perfino i carabinieri. Sono stati proprio gli uomini dell’Arma a riportarlo, volente o nolente, alla ragione.
Siamo dunque ben lontani dai fatti raccontati da ilnotiziario24 e askanews. Il protagonista della vicenda è sì di fede musulmana, ma è macedone e non ha inaugurato una protesta armata contro il personale medico.
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