DISINFORMAZIONE Minori migranti in un campo di concentramento negli Usa (foto)
Questa foto mostra un campo di concentramento per bambini negli Usa? È quello che si stanno chiedendo tanti utenti negli ultimi giorni, dopo che si è cominciata a diffondere un’immagine che ritrae due bambini (di cui uno intento a dormire) all’interno di quello che sembra un vero e proprio spazio recintato. Nei social media questa immagine è diventata virale, accompagnata dalla didascalia che la descrive come un campo di concentramento per bambini negli Stati Uniti.
Si tratta di una foto che risale al 2014, nel corso dell’amministrazione Obama e non ha alcun collegamento diretto con la controversia di quest’anno del governo Trump relativo all’atto di separare i bambini dai genitori migranti privi di documenti ai confini statunitensi. La foto era inserita in un articolo dell’Arizona Republic relativo ad un centro di detenzione per bambini migranti privi di documenti a Nogales, in Arizona.
In realtà, tale foto non ritrae un campo di concentramento, bensì – come chiarisce Snopes – di una struttura di detenzione temporanea per bambini privi di documenti fermati dalla CBP americana nel corso della crisi di migrazione infantile che si è dovuta fronteggiare negli Usa nel 2014.
Secondo alcuni, l’impianto era un centro di detenzione in cui i bambini venivano tenuti in condizioni assolutamente inadeguate rispetto al loro numero e, quindi, ricordava per questi motivi un campo di concentramento.
In base ad altre versioni, invece, la struttura non si poteva minimamente paragonare ad un campo di concentramento, dato che i bambini venivano trattati con umanità e venivano garantite cure mediche, trattenendoli fino al momento in cui non potevano essere sistemati presso parenti o altri tutori. Ad ogni modo, nel 2016, le condizioni di vita in tali strutture detentive venivano definite come deplorevoli.
Il dibattito su come trattare i minori migranti che arrivano negli Usa privi di documenti è ancora in corso e difficilmente si riuscirà a giungere ad un’intesa.
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