Non sono passate che poche ore dall’attentato davanti al Parlamento britannico, che già iniziano le prime polemiche sterili fatte sulla pelle dei 4 morti certi e degli almeno 40 feriti. È il caso di Milo Yiannopoulos, ultra-conservatore, personalità inglese piuttosto controversa:
Milo Yiannopoulos is a British writer and editor, based in the US.
Born to a Greek father and British mother, he grew up in Kent in the south of England.
In July 2016, he was banned from Twitter for what the social media company referred to as “inciting or engaging in the targeted abuse or harassment of others”.
It came after he took aim at Leslie Jones, a black actress in an all-female Ghostbusters reboot, and she received a barrage of abuse from other Twitter users.
He has also been widely criticised for comments he has made about transgender people, Muslims, Black Lives Matter activism, feminists and gay people, even though he is openly gay.
Bannato da Twitter per i suoi commenti violenti, l’ultimo scivolone che lo ha fatto conoscere meglio anche qui in Italia lo ha fatto quando ha preso apparentemente le difese dei rapporti sessuali che gli uomini possono avere con ragazzini più giovani (la questione in realtà è molto più complessa).
In ogni caso, Milo Yiannopoulos, gay, discendente da greci e irlandesi da parte di padre, sostenitore di Trump, su Facebook posta con l’allusivo titolo “Alcuni sono più preoccupati di altri” (archive.is):
Perché utilizzare un’immagine in questa maniera è pericoloso?
Perché è decontestualizzata, e un elemento decontestualizzato non è poi così diverso dalla disinformazione o addirittura da una bufala.
Prima di tutto, siamo sicuri che la donna in questione non si sia fermata prima? Che non abbia avuto l’ordine di sgomberare l’area? Che saputo che si stavano aspettando i soccorsi non abbia semplicemente scelto di tornare a casa, magari dalla propria famiglia?
Sono tutte illazioni, queste, così come lo è quella di credere a priori che quella non sia una donna preoccupata. Se vogliamo “lasciar parlare le immagini”, allora lasciamo parlare questa (archive.is):
Qui più grande (archive.is):
O anche questa (archive.is):
Non è facile reagire quando ci sono delle tragedie di mezzo. Il panico, la folla, il sangue, i morti. Non siamo tutti uguali, e questo è giustissimo: ci saranno sempre persone che davanti a un incendio si butteranno nelle fiamme per salvare un vicino, e chi resterà fermo in stato di shock davanti alla casa che si accartoccia su sé stessa. Chi fugge e se ne va.
Siete in macchina, passate accanto ad un incidente stradale: c’è un uomo riverso a terra e delle persone sono lì a soccorrerlo. Vi fermereste?
Anche sapendo di essere inutili?
Alcuni lo farebbero, altri no.
Al di là di tutti i “e se…”, qui noi di Bufale.net volevamo solamente fare degli esempi concreti di manipolazione dell’informazione, di disinformazione vera e propria. L’unica arma che abbiamo è sempre quella di fare ricerca, di approfondire, e soprattutto di non fidarsi mai di una fotografia solo perché ci sembra il ritratto perfetto della realtà. Senza un contesto, rimane un’immagine che potrebbe venire fraintesa ed utilizzata per scopi di comodo.
EDIT: Abbiamo corretto la stima dei morti da 5 a 4. L’errore è dipeso dalla fonte, in questo caso la BBC, e causato probabilmente dalla pressione di queste ore. Qui la copia cache (archive.is).
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