L’articolo del Bliztquotidiano si apre riportando le teorie di un miliardario (e non milionario) britannico, John Caudwell, che ha visto buona parte della sua famiglia colpita da questa malattia. L’articolo preso in riferimento dal sito è questo del Daily Mail del 12 Dicembre 2015 (con aggiornamento del 13 Dicembre 2015).
L’articolo del Daily riporta effettivamente le stesse cose che troviamo scritte nell’articolo del Bliztquotidiano, ma quest’ultimo ha omesso una corposa parte del periodico inglese, nella quale vengono sollevati numerosi dubbi in merito alla stessa dichiarazione del magnate.
‘E’ uno scandalo di salute pubblica, una parodia, una tragedia che le persone vengono lasciati a soffrire. La negligenza nella parte superiore del Servizio Sanitario e il Governo sta quasi iniziando a confine sul criminale e perseguibile. ‘ Dietro a questa accusa sono due credenze che sia volare a fronte dell’ortodossia medica circa la malattia di Lyme, come riconosciuto dalla sanità pubblica Inghilterra (PHE). In primo luogo, PHE dice che può essere catturata solo da un morso da una zecca infetta, mentre Caudwell è convinto che può essere trasmessa ad un bambino durante la gravidanza, o di un adulto per contatto sessuale, e si trovano in sospeso all’interno di un corpo per anni prima di attaccare. Io sono chiaro questo cristallo è una delle malattie più pericolose per l’umanità di oggi. La malattia di Lyme sta danneggiando centinaia di migliaia di vite. John Caudwell In secondo luogo, PHE dice che non ha alcuna connessione con tutte le altre condizioni – Caudwell è certo c’è un link ad alcune delle condizioni più temuti dell’uomo tra cui la sclerosi multipla, il morbo di Alzheimer e l’encefalopatia mialgica (ME, o sindrome da stanchezza cronica). Così può un magnate miliardario davvero hanno colpito su una potenziale epidemia che ha eluso l’establishment medico? La sua franchezza lo ha certamente fatto un prestanome per altre famiglie nel Regno Unito che condividono le sue idee, sostenendo le loro vite sono state allo stesso modo rovinato da, la malattia di Lyme cronica non diagnosticata.
L’articolo del Dailymail prosegue con la storia della carriera e della vita privata del miliardario, raccontando anche di come John Caudwell si fosse sentito male nel 2012 e di come si è ripreso attraverso l’uso di antibiotici e integratori. Uscito dalla malattia, Caudwell crede che si trattasse della malattia di Lyme e di come, evidentemente, deve averla trasmessa anche alle sue ex-mogli e ai figli avuti con loro. Lo stesso Dailymail mostra dei dubbi riguardo alle sue dichiarazioni e fa delle domande al dr. Tim Brooks, esperto di Lyme della PHE.
Nelle parti evidenziate di rosso: “E’ possibile prenderlo per via uterina, o attraverso il sesso con una persona infetta? – T.B: Non vi sono evidenze che dimostrino una trasmissione da persona a persona.” “E’ collegabile all’Alzahimer, Sclerosi Multipla e Encefalopatia Mialgica? – T.B: Non vi sono evidenze che dimostrino un collegamento tra la malattia di Lyme e l’Alzheimers, MS or ME.”
L’uscita di Caudwell non è sicuramente passata inosservata e non è cosa recentissima: l’articolo del Daily, uscito il 12 Dicembre 2015, è quasi il seguito di quanto viene riportato nell’Indipendent il 29 Settembre 2015 e viene riportata più volte sul The Telegraph, di cui riporta, il 3 Ottobre 2015, la testimonianza di una famiglia che, secondo la madre, avrebbe contratto la malattia di Lyme attraverso le vie espresse dal miliardario: per via uterina al feto (ai figli) e via sessuale (al marito), risultata positiva alla malattia e presumibilmente contratta nel 1991 durante una gita in Germania (quest’ultimo dettaglio stando al Dailymail) e convinta che anche i suoi figli ce l’abbiano perché convinta che la malattia di Lyme sia in grado di mimare altri sintomi. Tuttavia le dichiarazioni dei medici continuano a rimanere le stesse e i periodici iniziano a tirare in ballo la possibilità di una sorta di psicosi collettiva e la disperazione di un padre (Caudwell) nel vedere il proprio figlio costretto a letto, fortemente debilitato dalla malattia.
La Malattia di Lyme è una malattia scatenata dal batterio Borrelia burgdorferi, appartenente ad un genere che causa una serie di malattie del genere Borelliosi. Questo batterio viene trasmesso dal morso di una zecca infetta (non hanno un vero pungiglione), generalmente della specie Ixodes ricinus, la quale funge da vettore per l’agente patogeno. Questa specie della classe degli Aracnidi trasmette attraverso la puntura il batterio che risiede nelle ghiandole salivari (dove possono svilupparsi protozoi e batteri che risultano pericolosi per l’ospite, anche per l’uomo). Nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Liguria, Emilia-Romagna è alto il rischio di contrarre il Morbo di Lyme e la meningoencefalite (TBE) in seguito a morsi di zecca. In genere, l’uomo, così come anche altri animali morsi dalla zecca infetta (cervi, topi…), fungono da “serbatoio” per il batterio, dove vi si riproduce finché una zecca, possibilmente non già infettata, non morderà l’animale per nutrirsi del sangue e riprendere così il ciclo di vita del batterio.
Esistono studi o ricerche che possano suggerire una possibile trasmissione attraverso un rapporto sessuale? Delle prime supposizioni possiamo ritrovarle nello studio riportato nel sito Lymedisease.org il 25 Gennaio 2014 e citato in questo articolo del National Geographic del Primo Marzo 2014. Lo studio riporta il ritrovamento del batterio nelle secrezioni sessuali di entrambi i sessi e questo ha suggerito agli autori della ricerca che la malattia di Lyme potrebbe trasmettersi anche per via sessuale (sottolineando comunque che il rischio maggiore derivi ancora dal camminare nei boschi o nelle zone di erba alta infestata da zecche). Tuttavia, studi come questo del 1991 riportano l’impossibilità di trasmissione sessuale della malattia, attraverso l’inoculazione del batterio nell’utero di topi femmine gravide. Phillip J. Baker, Ph.D. e Direttore Esecutivo dell’American Lyme Disease Foundation, ha stilato un documento liberamente accessibile nella quale dichiara, citando studi come quello citato da noi prima, che non riportano evidenze consistenti a supportare questa teoria. Il Centro di Controllo e Prevenzione delle Malattie (CDC) ribadisce ulteriormente questo concetto.
Insomma, quella della trasmissione sessuale è un fatto che ancora non ha nulla di certo e dimostrato.
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