DISINFORMAZIONE La verità su Josepha, che scappa dalla guerra e si rifà le unghie
Stanno girando moltissimo sui social i post di utenti indignati in merito al caso Josepha, migrante protagonista di una storia incredibile essendo stata recuperata in mare dopo due giorni di lotta contro la morte. In realtà, stamane si parla di un dettaglio che ha attirato immediatamente la nostra attenzione, quello relativo alle unghie rifatte e ben curate dalla stesa Josepha. I complottisti hanno immediatamente sollevato dubbi sulla veridicità, inducendoci a raccogliere qualche informazione extra su questa storia.
Fondamentalmente vogliamo invitare tutti a prestare attenzione su tre aspetti. In primo luogo, le foto che ci mostrano Josepha con le unghie di un colore tra il rosa e il rosso sono autentiche. Per una volta, dunque, queste tesi non si muovono da fotomontaggi, a differenza di quanto emerso ad esempio attraverso le famosi e tristi immagini riguardanti i bambini morte sulle spiagge libiche. Tutto vero, essendoci diversi scatti in Rete che lo dimostrano.
L’aspetto più importante riguardante la presunta fake news su Josepha, che in qualche modo smonta la tesi di chi parla di storia montata ad arte, sta però in un altro dettaglio. La foto che ci mostra la ragazza con le unghie rifatte è stata infatti scattata diverse ore il suo recupero in mare. Vedere per credere il dettaglio sull’abbigliamento, considerando che si passa dalla maglia blu indossata durante la sua avventura, a quella di azzurrino chiaro immediatamente successiva al recupero e poi a quella di colore grigio una volta dati i primi segnali di ripresa. Non è un caso che le unghie rifatte siano associabili solo al momento in cui Josepha indossa la seconda e soprattutto la terza maglietta, come notato anche da Globalist.
Probabile che durante il tragitto, dopo il recupero, i soccorritori abbiano cercato di metterla a proprio agio, coprendo in parte i segni della tremenda avventura vissuta. Aggiungiamo che ci stiamo mettendo alle spalle una settimana ricca di bufale per quanto riguarda il tema migranti, come probabilmente avrete già notato con la storia di Saviano nata da un profilo Facebook prontamente chiuso, ragion per cui l’invito è come sempre quello di ricondividere news e post sull’argomento solo una volta raccolti tutti i dati in grado di dimostrare una determinata tesi. A differenza di quanto avvenuto in molti casi oggi 22 luglio sulla questione Josepha con le unghie ben curate.
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