Circola la notizia riguardante la presunta “vendita” di 14 aeroporti greci alla Germania. Riportiamo qualche titolo:
“Vendita” è la parola chiave che circola nel Web, tuttavia non è esatto parlare di vera e propria vendita.
Leggiamo attentamente alcune parti dell’articolo di Rainews.it, che riporta nel titolo la parola chiave “venduti”:
E’ stato formalizzato sulla Gazzetta ufficiale il decreto per la cessione della gestione di 14 aeroporti regionali al consorzio tedesco guidato da Fraport (società che gestisce l’aeroporto di Francoforte).
[…]
La società tedesca pagherà 1,23 miliardi di euro e, per la durata dei 40 anni della concessione, verserà annualmente 22,9 milioni nelle casse dello Stato greco.
Ecco quanto riportato da Today, che scrive addirittura di “addio aeroporti”:
Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto firmato dal vice premier Dragasakis e dal ministro delle finanze Tsakakolotos che approva la decisione dell’Agenzia greca per le privatizzazioni in merito alla cessione della gestione di 14 aeroporti regionali al consorzio tedesco guidato da Fraport (società che gestisce l’aeroporto di Francoforte).
L’ACCORDO – Fraport pagherà 1,23 miliardi di euro e per la durata dei 40 anni della concessione verserà annualmente 22,9 milioni nelle casse dello Stato greco.
Addio aeroporti greci venduti ai tedeschi? Come potete ben capire si tratta di una concessione statale per 40 anni (fino al 2055) e il consorzio non è puramente tedesco, ma anche greco.
Newpost.gr, nell’articolo del 18 agosto 2015, pubblica il documento relativo all’accordo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale greca. Riportiamo di seguito gli screen del documento che vi forniamo anche in formato PDF (link):
Leggiamo già dalle prime righe di cosa si tratta:
Έγκριση Υπογραφής από ΤΑΙΠΕΔ της Σύμβασης Πα−
ραχώρησης Αναβάθμισης, Συντήρησης, Διαχείρισης
και Λειτουργίας περιφερειακών αεροδρομίων Κρή−
της, Ηπειρωτικής Ελλάδος και Ιονίου (Ομάδα Α) και
Αιγαίου (Ομάδα Β).
Approvazione convenzione HRADF* per potenziamento,
manutenzione e gestione degli aeroporti regionali
di Creta, della Grecia continentale, dello Ionio (gruppo A)
e dell’Egeo (Gruppo B).
*Hellenic Republic Asset Development Fund
Si parla di potenziamento, manutenzione, gestione degli aeroporti regionali coinvolti, ma non si cita da nessuna parte la parola “vendita”.
In diritto pubblico, provvedimento amministrativo con il quale vengono conferiti a una o più persone capacità, potestà o diritti, sia mediante trasferimento a individui privati o a società commerciali di poteri e funzioni proprî dello stato o di altra amministrazione competente (gestione di ferrovie, sfruttamento di miniere, esercizio di servizî telefonici o di altri pubblici esercizî, esazione di tributi, ecc.), sia creando diritti derivanti dall’ordinamento giuridico, con il rilascio di licenze, autorizzazioni, permessi: c. ferroviaria; c. mineraria (che indica anche, per estens., il giacimento oggetto della concessione; analogam., c. petrolifera, per lo sfruttamento di un giacimento di petrolio, e il giacimento stesso); c. della cittadinanza; c. della licenza di caccia; c. governative, il complesso dei provvedimenti predetti, soprattutto in quanto gravati da particolari tasse (dette appunto tasse sulle c. governative); c. edilizia, provvedimento dell’autorità locale con il quale si rilascia l’autorizzazione a costruire (corrisponde alla precedente licenza di costruzione). [Treccani]
Generalmente il soggetto che si aggiudica la concessione statale dovrà pagare la relativa “tassa di concessione governativa“.
Poniamo un esempio pratico, ossia quello delle concessioni radiotelevisive. Sono provvedimenti che lo Stato attribuisce a soggetti pubblici o privati per avere la possibilità di esercitare l’attività radiotelevisiva.
In tema delle concessioni radiotelevisive, la percentuale dovuta dai soggetti titolari della concessione televisiva nazionale allo Stato italiano è equivalente all’1% del fatturato annuale. Riportiamo l’articolo 27 comma 9 della legge 488 del 23 dicembre 1999:
9. I titolari di concessioni radiotelevisive, pubbliche e private, sono tenuti al pagamento:
a) di un canone annuo pari all’1 per cento del fatturato se emittente televisiva, pubblica o privata, in ambito nazionale;
b) di un canone annuo pari all’1 per cento del fatturato, fino ad un massimo di lire centoquaranta milioni se emittente radiofonica nazionale, fino ad un massimo di lire trenta milioni se emittente televisiva locale, e fino ad un massimo di lire venti milioni se emittente radiofonica locale.
Potete facilmente calcolare quanto abbiamo pagato le Reti Mediaset nel 2007, dove la società superò i 4 miliardi di euro di fatturato.
Nel caso greco, viene data la concessione della gestione degli aeroporti ad un consorzio tedesco e greco, il quale pagherà una sorta di “tassa di concessione governativa” ad Atene.
La concessione, approvata il 13 agosto 2015 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale greca il 17 agosto 2015, prevede appunto la gestione, la manutenzione e il potenziamento dei 14 aeroporti regionali da parte del consorzio Fraport -Slentel (Fraport è tedesca, Slentel è greca e fa parte del gruppo Copelouzos ).
Il consorzio dovrà pagare annualmente 22,9 milioni di euro allo Stato greco, una sorta di tassa di concessione governativa (di cui vi avevamo illustrato con l’esempio pratico in precedenza) che sommati, includendo le restanti imposte, raggiungeranno in 40 anni la cifra di 1,23 miliardi di euro.
Non solo. Il consorzio si impegnerà ad investire negli aeroporti ulteriori 330 milioni di euro nei primi quattro anni, per la loro ristrutturazione, la loro espansione, l’aggiornamento dei sistemi di sicurezza e anti incendio (soprattutto nei mezzi dei vigili del fuoco) e altro ancora.
Bisogna considerare il fatto che questo accordo è lo stesso presentato dal precedente Governo greco, congelato in seguito da Tsipras (ora ex premier) e denunciato dallo stesso come “svendita”. Di questo argomento se ne discuteva già nel 2013.
Tenendo conto dell’esempio pratico in merito alle concessioni radiotelevisive, in questo caso non si tratta di aeroporti privati (es. televisioni private) i cui proprietari chiedono l’autorizzazione e la concessione statale per poterli utilizzare, bensì si tratta di una sorta di “affitto” per la durata di 40 anni al consorzio tedesco e greco (Fraport -Slentel), il quale si dovrà occupare dei costi di gestione, di manutenzione e, appunto, del loro potenziamento.
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