Torna la storia del mercato delle schiave infedeli a Mosul. Questa volta le donne vengono ingabbiate e portate su un mezzo presso il mercato. Tutto è nato da un Tweet scritto da Brigitte Gabriel, scrittrice e attivista araba libanese naturalizzata statunitense.
#IS auxtions Yazidi women. Orders mass circumcision of Assyrian men in Mosul w/o anesthesia http://t.co/npJQBjCZVr pic.twitter.com/zqwssiRWwB
— Brigitte Gabriel (@act4america) 20 Agosto 2014
La foto è stata poi ripresa dal Messaggero, accompagnata dalla descrizione “Donne yazidi e cristiane rapite e vendute al mercato di Mosul”, dal Gazzettino e da Voxnews. Anche Fanpage aveva pubblicato la notizia, ma l’ha successivamente cancellata.
La foto non si riferisce affatto al presunto mercato di Mosul. Ne avevamo già parlato in un articolo precedente, dove le foto erano in realtà una rievocazione storica.
La foto non è del 2014, era già stata pubblicata dal sito Vetogate.com lo scorso 7 dicembre 2013. Si trattava di una manifestazione svoltasi ad Alessandria d’Egitto.
Le prime cose che bisognava notare erano: la gabbia non è del tutto chiusa e i manifesti.
Di che manifestazione stiamo parlando? La storia è legata alle sostenitrici dell’ex Presidente Mohammed Morsi nella gabbia degli imputati durante il processo dove sono state condannate a 11 anni di carcere. La colpa? Aver manifestato contro la deposizione del raìs.
La manifestazione era stata organizzata dai sostenitori dei Fratelli Mussulmani ad Alessandria d’Egitto, facendo circolare il mezzo con delle donne vestite come quelle condannate dentro una finta gabbia.
Aggiornamento 9 agosto 2015: questa foto è stata utilizzata nuovamente da Today.it.
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