DISINFORMAZIONE Il Tribunale ordina all'Asl le cure Di Bella – Bufale.net
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Il metodo Di Bella cura il cancro?
Per maggiori informazioni sul “metodo Di Bella” vi invitiamo alla lettura dell’articolo “La terapia Di Bella cura il cancro?” pubblicato dal sito dell’Airc (“Associazione italiana per la ricerca sul cancro“), di cui riportiamo alcune parti:
NO, a oggi non esistono prove scientifiche a dimostrazione dell’efficacia della terapia Di Bella nella cura dei tumori.
Le sperimentazioni condotte nell’uomo seguendo le norme della buona ricerca scientifica hanno dimostrato che la cura Di Bella non apporta benefici e non ha effetti terapeutici per la cura dei tumori: in alcuni casi i pazienti trattati col metodo Di Bella sono vissuti meno di altri trattati con le terapie convenzionali.
E ancora:
Esistono degli studi scientifici a sostegno del metodo Di Bella?
Esistono diverse pubblicazioni di studi fatti sulle singole molecole o principi attivi presenti nella cura Di Bella, e per lo più si tratta di studi in vitro (cioè su colture cellulari in laboratorio): per esempio, la melatonina e la somatostatina potrebbero avere alcuni effetti su cellule di tumore in coltura, ma non è chiaro il loro effetto su un corpo umano. Nessuna ricerca ha mostrato che la combinazione di queste sostanze, come sostenuto dal metodo Di Bella, sia efficace nel trattamento del cancro.
In conclusione:
Nonostante le numerosi rivendicazioni di un gran numero di guarigioni da parte dell’inventore della terapia Di Bella e dei suoi eredi, al momento non esistono documentazioni scientifiche che dimostrino l’efficacia di questa terapia come cura contro il cancro. La terapia Di Bella, come espresso recentemente in un parere della Società Italiana di Farmacologia, manca dei requisiti necessari per poter essere considerata scientificamente attendibile e utilizzata in medicina. Tali requisiti sono: un forte razionale scientifico preclinico (cioè un’ipotesi sui meccanismi d’azione derivata dalla sperimentazione preclinica), la caratterizzazione scrupolosa dei principi attivi che vengono somministrati, la valutazione accurata del rischio/beneficio prima di ogni sperimentazione clinica e l’esito positivo di una sperimentazione controllata randomizzata e in cieco (cioè con un gruppo di controllo che assuma la terapia standard) che dimostri il valore scientifico dei trattamenti.
Giuseppe Di Bella, figlio dell’inventore della cura alternativa, aveva citato in difesa del metodo anche l’invito e la partecipazione al Congresso mondiale di oncologia del 2011 in Cina:
Di Bella cita poi altre pubblicazioni scientifiche internazionali: “Una relazione su 553 casi presentata nel 2010 ad un congresso internazionale a Singapore, un altro studio presentato lo scorso anno ad un congresso mondiale di oncologia in Cina che riferisce dei primi 122 casi di tumore alla mammella guariti senza operazione, chemio o radio, e dove al quarto stadio la possibilità di sopravvivenza usualmente ritenuta non superiore al 19% con il metodo Di Bella sopravvive ormai il 50% delle donne”.
Come spiegò bene Salvo Di Grazia nel suo Blog Medbunker, nell’articolo dal titolo “Il cetriolo della salute” del 2012, il congresso cinese di cui si parla è definito “junk congress” (congresso spazzatura) dove per parteciparvi basta pagare:
I dubbi sono più che leciti e più che di complotti e spy story si dovrebbe parlare di “spam story”: il “congresso mondiale di oncologia” che si svolge in Cina e che Di Bella tanto pubblicizza per darsi importanza è noto per essere un “junk congress” (congresso spazzatura) o “spamference” (ovvero congresso spam), in pratica una furba e poco accademica mossa commerciale con fini non proprio nobili, tanto che qualcuno parla chiaramente di “conferenza truffa”.
L’organizzazione cinese crea dal nulla centinaia di “congressi mondiali” (non c’è bisogno di alcuna credenziale per diventare “organizzatori di congressi”) sugli argomenti più svariati (oserei dire su qualsiasi argomento) e non solo di medicina ma anche di ingegneria, oceanografia, biologia, zoologia, informatica e ben altro, per il 2012 sono già previsti 50 “congressi internazionali” (sugli argomenti più vari tra i quali uno sulle alghe…).
A questi congressi gli organizzatori invitano chiunque: chi ne faccia richiesta e chi riescono a rintracciare via internet. Non conta l’importanza dell’invitato, la sua scientificità o l’apporto al mondo della ricerca, gli organizzatori puntano sulla massa. Inviano centinaia di mail in giro per il mondo invitando in maniera piuttosto altisonante il destinatario del messaggio, se questo accetta basta registrarsi al congresso pagando migliaia di euro e si va a parlare in mezzo a centinaia di altri “invitati ufficiali” (alcuni dei quali inventati e che nemmeno sanno di far parte della platea dei relatori, come mi ha confermato un collega inserito a sua insaputa come “moderatore” di una sessione, non si era nemmeno iscritto). Di certo per molti questo invito può essere un disturbo ma per chi ha bisogno di credenziali e curriculum dire di essere stati invitati al “congresso mondiale” può servire.
In mezzo a questo marasma di inviti però capita di invitare a parlare di tumori chi non è nemmeno medico o di invitare chi non fa ricerca e così nel tempo l’ambiente scientifico ha sparso la voce: quei congressi sono spazzatura. Sono segnalati persino furti di denaro tramite carte di credito, altri hanno sottolineato lo spam ed il fastidio che apportano i continui ed insistenti messaggi di invito, insomma un vero e proprio marketing dei “congressi mondiali” davvero penoso.
Uno scienziato inglese ha inviato una ricerca evidentemente “ironica” (firmandosi come Knut Buttnose, già il nome ha tutto un suo significato…) ed è stato…invitato. Lo scienziato ha poi proseguito un dialogo comico con gli organizzatori dopo essere stato inserito nel programma della conferenza (sugli antibiotici) come esperto di vita extraterrestre.
Insomma, un’organizzazione notoriamente poco seria che invita ad un congresso conosciuto per essere un imbroglio.
Simpatico l’aggiornamento finale dell’articolo di Salvo Di Grazia riguardo alla serietà di tale congresso:
L’organizzazione dei congressi cinesi ha colpito ancora. Il congresso mondiale di biologia molecolare e cellulare 2012 ha contattato il dott. Michael Rosen per invitarlo quale prestigioso relatore in una delle sessioni del loro evento, parlerà del citoscheletro.
Purtroppo il dott. Rosen non è un biologo né si occupa di biologia molecolare. Ecco la sua simpatica risposta:
“Salve H***** D*,
la ringrazio di avermi contattato, ma il mio lavoro non è la biologia molecolare o cellulare. Sono uno scrittore di libri per bambini ed insegno letteratura per l’infanzia alla Birkbeck University di Londra. Tempo fa studiai la biologia ma l’ho dimenticata tutta. Mi dispiace veramente.
Saluti,
Michael.”
Insomma, invitano proprio chiunque.
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