DISINFORMAZIONE Follia londinese, affronta i terroristi a mani nude: ora i buonisti lo vogliono vedere in carcere per islamofobia
Piovegovernoladro ci comunica:
Il terrorismo è qualcosa di assurdo. Chi lo pratica è un folle. Ma esiste qualcosa che va anche oltre: il buonismo sfrenato.
Quello per esempio che ha spinto la pagina Twitter Official Antifa, ovvero gli antifascisti Usa, a denunciare Roy Larner alla polizia metropolitana londinese.“Finisca in galera”
Roy è che affrontato da solo, a mani nude, i tre terroristi armati di coltello che seminavano il panico sul ponte di Londra.
“F*****, io sono del Millwall” ha gridato ai jihadisti. Il suo nome dal giorno dell’attentato di Londra è accompagnato dalla parole eroe. Giustamente tra l’altro.
Ma c’è chi non lo ritiene tale: anzi lo credo un criminale razzista e xenofobo.
Non solo lo pensano, cosa già fuori dal mondo, ma ammettono pubblicamente di averlo denunciato per aver picchiato i 3 terroristi islamici che erano in azione nella capitale britannica.
“We are calling on the @metpoliceuk to arrest Roy Larner for verbally assaulting and attacking 3 Muslim men in London. #ReportIslamophobia“: scrivono gli antifascisti su Twitter.
Da notare l’hashtag contro l’islamofobia. Secondo la loro opinione quindi, l’uomo non ha difeso il suolo della sua Patria e le persone che gli stavano accanto, ma ha aggredito verbalmente e attaccato fisicamente tre islamici.Il loro giudizio è solo uno: merita il carcere.
Effettivamente, Il Giornale (archive.is) è l’autore di questo articolo. La storia di Roy Larner e delle sue azioni durante l’attacco terroristico è vera: ne parlano testate come The Guardian e l’Independent, ed è stato intervistato dal Sun. In Italia ne parlano La Gazzetta dello Sport e l’Huffington Post:
“Fanc…, io sono del Millwall”. La fede e il coraggio ultras è risaputa, ma l’eroica scena di un tifoso inglese, Roy Larner, 47 anni, durante l’attentato di Londra è andata oltre. Tanto che online, riporta l’Independent, è già partita una petizione perchè gli sia conferita la “George Cross”, onorificenza civile della Gran Bretagna e Commonwealth che si consegna solo in casi speciali. Roy infatti la notte dell’attentato al London Bridge si trovava al Black & Blue vicino al Borough Market, uno dei ristoranti presi di mira dai tre terroristi. Quando sono entrati armati fino ai denti Roy ha reagito di istinto: loro hanno urlato “questo è per Allah”, lui ha risposto “Fanculo, io sono del Millwall” e gli si è scagliato contro a mani nude. E’ stato ferito con coltellate e ora si trova in ospedale dove gli amici gli stanno pagando con una colletta spese sanitarie e altro.
Per tutti ora il “leone del London Bridge” Roy ha raccontato: “Erano in tre e armati con dei lunghi coltelli. Io, come un idiota, gli ho urlato dietro, ho pensato: devo levare di torno questi bastardi. Ho fatto qualche passo nella loro direzione e gli ho detto: vaff…, io sono del Millwall”.
Mentre Roy è ancora in ospedale, sono cominciate le prime bufale. Una su tutti, che gli anti-fascisti “buonisti” americani abbiano denunciato Roy per islamofobia.
Infatti, la pagina Official Antifa risultava sospetta già da prima dei suoi post contro Roy (archive.is):
We are calling on the @metpoliceuk to arrest Roy Larner for verbally assaulting and attacking 3 Muslim men in London. #ReportIslamophobia pic.twitter.com/0pgrHeMU1K
— Official Antifa (@OfficialAntifa) 6 giugno 2017
//platform.twitter.com/widgets.js
Our London cell is preventing media from interviewing Roy Larner in the hospital. White nationalists ARE NOT heroes. #ArrestRoyLarner pic.twitter.com/ZhrYnMhP5l
— Official Antifa (@OfficialAntifa) 6 giugno 2017
//platform.twitter.com/widgets.js
Questo post, ad esempio, è meno recente e chiaramente satirico:
Portland Antifa is selling Ice Cream at the protest to help fight capitalism.✊ pic.twitter.com/5DxmhfIXQu
— Beverly Hills Antifa (@BevHillsAntifa) 4 giugno 2017
//platform.twitter.com/widgets.js
Ma ci aveva già pensato Buzzfeed News a spiegare che tutta una serie di account fake, tra cui quello di Official Antifa, sono stati creati per l’intento esattamente opposto, ovvero quello di screditare gli antifascisti, trollando gli utenti e facendo disinformazione. A quanto pare, sono riusciti a trollare anche quelli del Giornale.
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