DISINFORMAZIONE Errore di una studentessa: "Ho evirato un neonato, credevo fosse il cordone" – Bufale.net
Il Giornale pubblica, il 15 luglio 2015, un articolo dal titolo “Errore di una studentessa: ‘Ho evirato un neonato, credevo fosse il cordone’“. Un articolo a dir poco impreciso, innanzitutto senza alcun riferimento ne temporale ne geografico, ma soprattutto senza una verifica che i fatti siano realmente accaduti e in che modo.
Riportiamo di seguito il testo pubblicato da Il Giornale:
Errore di una studentessa: “Ho evirato un neonato, credevo fosse il cordone”
Orribile incidente in ospedale: una specializzanda in medicina confonde il pene con il cordone, mutilando un bimbo di poche ore
Un errore fatale, per colpa di una studentessa in medicina.
Un neonato è stato evirato per sbaglio da parte di una specializzanda che credeva di tagliare il cordone ombelicale.
Confondendo il pene del piccolo con il cordone, la ragazza ha tagliato il lembo di carne sbagliato.
Inizialmente i medici hanno tentato di impedire ai genitori di vedere il piccolo, ma non c’è voluto molto tempo per scoprire l’orribile incidente. Al bimbo era stato tolto un pezzo di pene per colpa di un’incisione sbagliata. Ora il bimbo sembra stare bene, ma le conseguenze sul lungo periodo si scoprirano solo col tempo.
Nel frattempo la famiglia ha annunciato una battaglia legale contro l’ospedale e i medici.
Come dicevamo:
- nessun riferimento geografico;
- nessun riferimento temporale.
A dare un’informazione in più è Leggo.it, con l’articolo dal titolo “La studentessa confonde il cordone ombelicale: neonato evirato poche ore dopo il parto“, il quale pubblica la fonte della notizia: il Daily Star.
LA STUDENTESSA CONFONDE IL CORDONE OMBELICALE:
NEONATO EVIRATO POCHE ORE DOPO IL PARTO -FOTO
Evirato dopo poche ore di vita per un errore di una studentessa. Un neonato è stato parzialmente evirato da una studentessa di medicina che ha confuso il pene del piccolo con il cordone ombelicale durante il parto.
Ai genitori fu negato di vedere subito il bambino, i medici, come riporta il Daily Star, hanno detto loro che stava benissimo ma che c’era stato un piccolo incidente che stavano risolvendo.
Ovviamente la verità è saltata fuori: non solo al piccolo è stato tolto un pezzo del suo pene ma durante l’operazione un errore medico ha causato un incisione maggiore di quella necessaria. Per adesso il bimbo sembra stare bene ma le conseguenze possibili sul suo organo genitale si scopriranno solo con il tempo.
La famiglia ha annunciato una battaglia legale e ha garantito che prenderà provvedimenti contro l’ospedale e i medici.
Leggo.it, oltre ad aver pubblicato la notizia prima de Il Giornale, dichiara che c’è stata l’evirazione, ma poi aggiunge “parzialmente evirato“.
Nell’articolo del Daily Star, del 14 luglio 2015 dal titolo “Med students accidentally cut newborn baby’s penis instead of umbilical cord“, vengono riportate maggiori informazioni:
- i nomi dei genitori, Diego Rangel Izaguirre e Zulem Contreras;
- il luogo dell’accaduto, l’ospedale di Coahuila in Messico;
Il Daily Star dichiara che ci sono state due lesioni profonde ben due centimetri:
“And unfortunately when the surgeon started sewing it, he made other two new injuries, almost two centimetres deep.”
A questo punto andiamo a leggere le notizie messicane a riguardo. Il quotidiano “El Universal“, nell’articolo del 10 luglio 2015 dal titolo “Lesionan genitales de bebé al cortarle cordón umbilical“, riporta che la lesione è avvenuta nel prepuzio. Ecco l’articolo, dove viene riportata una parte del comunicato dell’ospedale sull’accaduto:
El miércoles 8 de julio, un recién nacido fue lesionado “incidentalmente” en la piel del prepucio al momento en que le cortaban el cordón umbilical en el Hospital General de Zona Número 1 del IMSS en Saltillo, Coahuila.
En un comunicado, la delegación regional del Instituto Mexicano del Seguro Social (IMSS) refirió que el incidente se corrigió al realizar una circuncisión al menor.
“De acuerdo con la información con la que se cuenta al momento, durante la labor de parto, al momento de cortar el cordón umbilical, incidentalmente se lesionó la piel del prepucio y se corrigió al realizar el procedimiento habitual de ‘circuncisión’ al menor, previo consentimiento de los padres“.
Aseveró que el bebé egresó del hospital junto con su mamá el día de ayer, “ambos en perfectas condiciones de salud”. Y afirmó que al día de hoy no se reporta alguna incidencia médica del recién nacido o de la madre.
El IMSS agregó que también se ordenó una investigación interna “para determinar que el proceso médico, en su totalidad, se haya realizado en apego a las guías de práctica clínica”.
Sin embargo, Zulem Contreras y su esposo Diego Rangel Izaguirre denunciaron ante la Comisión Coahuilense de Conciliación y Arbitraje Médico (COCAM) que hubo negligencia médica durante el nacimiento de su hijo Mauricio.
La señora acusó que dos practicantes atendieron el parto sin supervisión de la doctora en turno.
“La ginecóloga no estaba conmigo, fue una practicante la que cortó el cordón umbilical y le hizo tres incisiones, le cortaron el pellejito del pene, el niño lloró y no podían sacar la placenta”, aseguró.
Dijo que las incisiones fueron de aproximadamente un centímetro de profundidad en los genitales del bebé, a quien llevaron para que le practicaran una cirugía en un hospital externo.
In sintesi:
- al neonato è stata lesionata la pelle del prepuzio da parte di una studentessa, in assenza del supervisore;
- i genitori ne furono a conoscenza, la madre stessa racconta l’accaduto;
- la madre accusa “dos practicantes”, quelli che in Italia chiamiamo “specializzandi”, e nello specifico “una practicante”;
- la madre ha denunciato il fatto alla Commissione locale per negligenza da parte dei medici per non aver supervisionato gli studenti durante il procedimento;
- in seguito al danno compiuto dalla studentessa, il neonato è stato sottoposto ad una semplice circoncisione, con il consenso da parte dei genitori;
- a fine articolo i genitori parlano di incisioni di circa un centimetro di profondità nei genitali del bambino (pene) e che lo avrebbero portato presso un altro ospedale per un intervento chirurgico. Il Daily Star riportava due centimetri di profondità.
Il sito messicano Proceso.com.mx, in un articolo del 10 luglio 2015 dal titolo “En el IMSS-Coahuila lesionan pene de bebé; lo confunden con el cordón umbilical“, riporta con maggior precisione le accuse dei genitori:
En su denuncia, Diego Rangel Izaguirre y Zuelem Contreras, padres del menor, refieren que los practicantes le hicieron tres incisiones de aproximadamente un centímetro de profundidad en el pene.
Indicaron que en el momento que la doctora se percató de lo ocurrido llamó la atención a las practicantes, quienes argumentaron que el “accidente” había ocurrido porque el recién nacido se movió.
A su salida de la Coccam, la madre del bebé indicó que éste ya ha tenido dos cirugías para tratar de remediar el daño, y buscan que el IMSS se haga cargo de la atención posterior que pueda requerir el pequeño.
La studentessa avrebbe fatto tre incisioni, secondo quanto dicono i genitori, di circa un centimetro di profondità nel pene. Secondo il racconto, la ginecologa aveva rimproverato gli studenti presenti in sala, i quali ritenevano che il fatto è avvenuto mentre il neonato si era mosso. All’uscita dalla Coccam, la commissione competente dove è stata presentata denuncia, la donna ha dichiarato che per rimediare al danno subito il neonato ha subito due operazioni chirurgiche.
Lo stesso 10 luglio 2015 l’ente governativo IMSS, l’Instituto Mexicano del Seguro Social, rilascia un comunicato stampa sull’accaduto e lo pubblica nel suo account Twitter:
En relación a las notas y versiones que circulan en diversos medios de comunicación y redes sociales respecto a que por error se “cortaron los genitales” a un recién nacido en el Hospital General de Zona No. 1 del Instituto Mexicano del Seguro Social en Saltillo, esta Delegación Regional rechaza estas versiones y precisa lo siguiente”:
1. El nacimiento se registró el miércoles 7 de julio a las 15:12 horas.
2. De acuerdo con la información con la que se cuenta al momento, durante la labor de parto, al momento de cortar el cordón umbilical, incidentalmente se lesionó la piel del prepucio y se corrigió al realizar el procedimiento habitual de “circuncisión” al menor, previo consentimiento de los padres.
3. El recién nacido egresó del hospital, junto con su mamá, ayer jueves a las 7:45 de la mañana, ambos en perfectas condiciones de salud. Al día de hoy no se reporta alguna incidencia médica del menor o su mamá.
4. El delegado estatal, José Luis Dávila Flores, instruyó a la Coordinación de Atención y Orientación al Derechohabiente a mantener un vínculo estrecho con la familia para atender cualquier duda que pudiese presentarse.
5. Además, se ordenó una investigación interna para determinar que el proceso médico, en su totalidad, se haya realizado en apego a las guías de práctica clínica.
L’ente nega che al bambino siano stati tagliati i genitali (così circolò la notizia tra i siti e i Social Network in Messico), ma che c’è stata una lesione della pelle del prepuzio e che in seguito, con il consenso dei genitori, il bambino è stato sottoposto ad una semplice circoncisione.
Secondo quanto riporta il comunicato, il parto è avvenuto il 7 luglio 2015 alle ore 15:12, mentre il 9 luglio 2015 alle ore 7:45 sia la madre che il bambino erano stati dimessi dall’ospedale in perfette condizioni.
L’ente dichiara che verrà svolta un’indagine interna per scoprire come il fatto sia potuto accadere.
CONCLUSIONI
Non c’è stata alcuna evirazione, il neonato non è stato quindi castrato. Gli è stata danneggiata la pelle del prepuzio e si è proceduto ad una circoncisione con il consenso dei genitori.
È evidente un concorso di colpe a livello di informazione. Il Daily Star non riporta per intero la notizia, ingigantendo la notizia dichiarando che le ferite inferte erano profonde ben due centimetri, mentre i media messicani dichiarano un centimetro. Leggo.it riprende dal Daily Star, sostenendo che vi sia stata l’evirazione. Il Giornale peggiora le cose, riportando la storia senza alcun riferimento mettendo in difficoltà i lettori.
Riportiamo di seguito uno dei commenti pubblicati nell’articolo de Il Giornale, dove l’autore potrebbe aver inteso che il fatto fosse accaduto in Italia e lancia le sue critiche sul baronato e la gestione delle università:
Come nel gioco del “telefono senza fili” la notizia è rimbalzata da una persona all’altra, in maniera errata ed ingigantita, ma nel pubblicarla non è stata fatta alcuna verifica delle fonti dove si poteva ben scoprire che alla fine si trattava di una circoncisione e non di un’evirazione.
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