DISINFORMAZIONE E ACCHIAPPALIKE Silvia Cirocchi e le accuse alla famiglia di Stefano Cucchi

Uno screenshot su un post di Silvia Cirocchi, fidanzata di Gianni Alemanno, sta circolando con alto share su Facebook. Cirocchi si rivolge a Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi. Ce lo segnalano i nostri lettori e già i colleghi di Butac si sono dedicati al caso:

Il post integrale di Silvia Cirocchi è stato pubblicato il 13 ottobre 2018 su Facebook:

Vorrei dire a Ilaria Cucchi che quanto accaduto a suo fratello è qualcosa di aberrante, qualcosa che non doveva succedere, ma purtoppo è successo. Non ha mollato e giustizia è stata fatta. Chi ha pestato Stefano non era degno di portare la divisa. E deve pagare. Ma non deve pagare solo per la Cucchi e i suoi famigliari, deve pagare per tutti quegli uomini che dentro quella divisa ci mettono cuore sudore e vita. Per quattro soldi. Perchè (sic!) il loro è un sacrificio quotidiano che non puó (sic!) essere infangato.

Vorrei dire ad Ilaria Cucchi di non dimenticare che c’è sostanziale differenza tra chi ha subito un’ingiustizia (lo so è riduttivo definirla così) e un eroe. Perchè (sic!) quello che è accaduto a Stefano mai sarebbe dovuto accadere, ma non si puó (sic!) trasformare uno drogato e spacciatore in un eroe. Questo non si puó (sic!) proprio fare.

Vorrei dire ad Ilaria Cucchi che quando al fratello serviva un avvocato sua madre disse che “non avrebbero speso altri soldi per quel delinquente del figlio, che poteva andare a fare il barbone per strada”.

Vorrei dire ad Ilaria Cucchi che era lei a non far vedere i nipoti a suo fratello da due anni. Era lei che non lo voleva più nella sua vita.
(secondo quanto affermava Mandolini nelle intercettazioni telefoniche)

Vorrei dire a Ilaria Cucchi che dalla terribile morte del fratello è riuscita a costruirsi un personaggio, ha attenuto (sic!) un rimborso non di pochi spicci (e mai sarà sufficiente per ció che è successo), e si mormora già di una candidatura politica molto prossima.

Vorrei dire a Ilaria Cucchi che ha ottenuto una vittoria insperata, incredibilente (sic!) grande e giusta.

Vorrei dire a Ilaria Cucchi di non renderla una pagliacciata.

Abbiamo sottolineato l’affermazione riportata dalla Cirocchi tra parentesi, quando riporta che a sostenere che Ilaria Cucchi cercasse di allontanarsi dal fratello Stefano fu il maresciallo Roberto Mandolini. Quest’ultimo, infatti, in un’intercettazione riportata dai quotidiani, parlava con la consulente del SAP di Vibo Valentia Rosaria Staropoli.

L’intercettazione

Il 17 luglio 2015 Mandolini telefona a Rosaria Staropoli, consulente SAP di Vibo Valentia, dopo essere stato invitato a comparire di fronte al pm Giovanni Musarò per il 23 luglio. Mandolini le confida le sue intenzioni di affermare di aver omesso le parole che lo stesso Stefano Cucchi gli aveva riferito sulla propria famiglia.

A tal proposito Il Tempo, in un articolo del 30 gennaio 2016 ripreso anche da Il Giornale, scriveva:

A quel punto la donna si incuriosisce e gli chiede cosa abbia detto il ragazzo. Mandolini si sfoga spiegando che «quando hanno chiesto alla madre di mettere un avvocato di fiducia, la donna ha risposto che non avrebbero speso altri soldi per quel delinquente del figlio, che poteva andare a fare il barbone per strada». Il maresciallo spiega inoltre che «quel giorno hanno pure scherzato, dicendo a Cucchi di pensare ai nipotini e lui gli ha risposto che la sorella erano due anni che non glieli faceva vedere». Vero? Falso? Queste intercettazioni fanno parte dello stesso «blocco» che ha inguaiato di recente questo carabiniere.

 

Come riportava AdnKronos l’1 febbraio 2016, il maresciallo Mandolini era già indagato per falsa testimonianza insieme a Vincenzo Nicolardi e le dichiarazioni presenti nell’intercettazione erano finite agli atti dell’inchiesta bis sulla morte di Cucchi. In ogni caso, le parole usate da Silvia Cirocchi non vengono da intercettazioni fatte presso la famiglia Cucchi, ma da una conversazione tra Mandolini e Staropoli.

La risposta di Ilaria Cucchi non si era lasciata attendere. L’1 febbraio 2016, infatti, sulla sua pagina Facebook rispondeva alle dichiarazioni di Mandolini emerse dall’intercettazione:

Ilaria Cucchi risponde dunque alle affermazioni di Mandolini – che riferisce che Cucchi aveva raccontato che non vedeva i suoi nipotini da almeno due anni – con una foto di Natale del 2008 («Perché quello è stato l’ultimo Natale trascorso insieme»). Stefano Cucchi è morto il 22 ottobre del 2009.

Inoltre, la risposta di Ilaria Cucchi al post di Silvia Cirocchi è comparsa alle 20:03 di domenica 14 ottobre, tra i commenti:

Cara Silvia Cirocchi evidentemente tu parli senza nessuna cognizione di causa.
A. Nessuno ha voluto mai fare di mio fratello un eroe, tantomeno io che ho sempre sostenuto che non lo fosse.
B. Mia madre non ha mai detto la frase che citi ma le è attribuita da Mandolini, che ha testimoniato il falso nel primo processo ed è imputato nell’attuale.
C. I suoi nipoti, che conservano un bellissimo ricordo di lui, come è agli atti del processo e come è apparso in tutte le televisioni, li vedeva eccome ed ogni giorno, fino all’ultimo.
D. Mio fratello non può essere definito uno spacciatore perché non è mai stato processato e condannato per questo.
E. Mi dirai tutto questo in tribunale.
Visto che sei così convinta di ciò che dici mandami via Messenger il tuo indirizzo così posso fare a meno di querelarti e disturbare la polizia postale che ha di meglio da fare. Ti faccio la causa civile e devolverò per opere di bene il risarcimento che mi sarà da te dovuto.
Visto che hai studiato giurisprudenza sono convinta che sai di che cosa sto parlando

Conclusioni

Parliamo di acchiappalike disinformazione perché le parole che Silvia Cirocchi attribuisce alla madre di Stefano Cucchi e allo stesso Cucchi furono pronunciate da Roberto Mandolini in una telefonata a Rosaria Staropoli, emerse da un’intercettazione riportata il 30 gennaio del 2016 dal quotidiano Il Tempo. Quelle intercettazioni vennero a far parte dell’inchiesta bis insieme ad altre testimonianze, e Mandolini era già indagato per falso e calunnia. Un pubblico disattento, soprattutto, non comprenderebbe che di tali affermazioni – di Cucchi e di sua madre – non esiste prova, se non dalle intercettazioni di cui sopra.

Ilaria Cucchi nega che sua madre avesse inveito in tal modo contro la scelta di contattare un avvocato per Stefano, e l’1 febbraio 2016 pubblica una foto di tutta la famiglia riunita nell’ultimo Natale di Stefano in vita (25 dicembre 2008), smentendo in tal modo le affermazioni di Mandolini riportate da Silvia Cirocchi.

Le dichiarazioni, in sostanza, venivano da un’intercettazione di Mandolini, ma – come scrive anche Butac – «non suffragate da intercettazioni dirette sui familiari di Cucchi». Silvia Cirocchi le riporta come se fossero attendibili, ma dimostra di non aver approfondito prima di pubblicare il post.

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