TgQuotidiano.net, ingannevole per il nome scelto per il sito, il 30 maggio 2018 pubblica un articolo in cui si parla di un candidato islamico sorpreso a orinare davanti a una chiesa di Treviso:
Treviso. Il giovane finge di urinare davanti a una chiesa. Lui: «Non mi riconosco, mai fatto»
Se un candidato della Lega si fosse messo ad orinare davanti ad una moschea – magari anche abusiva – lo avrebbero prima arrestato, poi indicato al pubblico ludibrio a reti unificate. Invece, il candidato islamico a sindaco di Treviso, eletto con l’attuale sindaco PD Manildo, lo fa davanti ad una chiesa, allora non se ne parla.
Lui smentisce. Dà la colpa a fantomatici fotomontaggi.
La foto di Said Chaibi, candidato sindaco di Coalizione Civica- Sinistra per Treviso, capogruppo di Sinistra Italiana – Sinistra trevigiana, che finge (si spera, almeno questo) di orinare davanti ad una chiesa. Proprio sotto due croci.
Facile intuire il tono degli attacchi, a cominciare dal mancato rispetto per la religione cristiana fino al “E questo vuole candidarsi sindaco a Treviso?», al «cosa succederebbe se facessimo lo stesso davanti a una moschea?» all’ «indecente. Chaibi, dal canto suo, non cela la sua sorpresa: «Siamo ai mezzucci da campagna elettorale, tutto diventa lecito. Non solo non mi riconosco, non riconosco neanche il luogo. E lo zaino che ho ha un colore diverso», precisa.
«Non sono avvezzo ad urinare davanti alle chiese, non l’ho mai fatto, e vorrei aggiungere che ho fatto l’asilo delle suore: goliardate ne ho fatte tante, in una gioventù che fortunatamente dista pochi anni dal presente, non ho proprio ricordi».
Ma allora è un montaggio? «Non posso dirlo con certezza. Se lo fosse, è fatto bene. Resta una burlata di un ragazzo, punto. Alla macchina del fango, ahimè, ci sono abituato: ma non ci fermeranno. E penso sempre sia più importante parlare della proposte per la città» .
TgQuotidiano.net riporta il tasto “Fact Check” che ci rimanda a un articolo del quotidiano locale La Tribuna di Treviso dal quale fa copia-incolla. In apertura, però, leggiamo:
La foto è quella di un giovane, con zaino in spalla, che finge di urinare davanti a una chiesa. Sui social impazza da qualche giorno, e il popolo della rete ha identificato il ragazzo: sarebbe Said Chaibi.
Un nome, magari scritto in maiuscolo da qualche commentatore compulsivo, ed è subito opinione comune: quel ragazzo, secondo la rete, è Said Chaibi. Gli autori di TgQuotidiano non perdono tempo: pubblicano la notizia e – con lo stesso modus operandi di Voxnews – e usano la parola islamico per alimentare il carico di indinniazione dei loro lettori.
Said Chaibi è sì candidato sindaco per la Coalizione Civica “Sinistra per Treviso”, ma riconoscerlo nella foto – altamente sgranata – è umanamente difficile, se non impossibile, ed egli stesso non si è tirato indietro per smentire.
Per quanto riguarda la fede religiosa, Chaibi durante un’intervista aveva dichiarato di essere ateo. La strategia della disinformazione e dell’acchiappaclick, del resto, crea accostamenti tra extracomunitario e Islam, anche di fronte a un Said Chaibi definito immigrato seppur nato in Italia da genitori marocchini.
Né immigrato né islamico. Nato in Italia e ateo.
Nel frattempo, una foto sgranata indica il candidato come il ragazzo in posa tra due croci nell’atto di fingere una minzione. Senza certezze, ma la rete ha deciso. Ingredienti indispensabili per TgQuotidiano e Voxnews, sempre pronti a creare mostri. Nel frattempo, attendiamo dichiarazioni pubbliche da Chaibi.
Nel frattempo, ancora, è impossibile riconoscere il ragazzo nella foto.
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