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DISINFORMAZIONE Diktat di Etihad ad Alitalia: “Hostess solo coi capelli legati”

Questa volta ci viene sottoposto un articolo tratto dalla stampa nazionale, ovvero da Il Giornale, quello reale, non una delle molteplici imitazioni cui siamo tristemente abituati, dal titolo Il diktat di Etihad ad Alitalia: “Hostess solo coi capelli legati”.

Il testo è chiaro:

La “cura Etihad” ha subito fatto effetto sui conti in rosso di Alitalia.

Ma non solo. Gli arabi hanno migliorato i servizi offerti a bordo della compagnia tricolore. Attenzion maniacale per i particolari, il tutto condito dalla cortesia estrema con cui gli assistenti di volo si prendono cura dei passeggeri. Ma il dettaglio che fa discutere, e che appare uno schiaffo alla cultura occidentale, è la scelta dei look delle hoster.

L’ultimo ritocco della compagnia degli Emirati Arabi Uniti con sede Abu Dhabi stride tra le cabine dei velivoli di Alitalia. La proprietà araba ha deciso e ridesegnato completamente il look, in particolar modo le acconciature, delle assistenti di volo. I capelli dovranno essere rigorosamente raccolti in uno chignon. Le chiome sciolte e libere sono bandite. Le unghie, inoltre, dovranno essere mantenute corte e il trucco dovrà essere sobrio. Unica concessione? Un tocco di rossetto sulle labbra.

La scelta del look è stata affidata allo stylist Roberto Carminati, che seguendo le indicazioni di Etihad, ha disegnato quattro acconciature esclusive con quattro diversi tipi di chignon che le assistenti di volo dovranno imparare a saper riprodurre in maniera precisa e impeccabile.

Ma, ancora una volta, dovremo imparare a distinguere eventi reali da interpolazioni giornalistiche, ovvero elementi desunti e non presenti nel testo originale.

Quindi è senz’altro vero il fatto che lo styilist Roberto Carminati sia stato incaricato di creare un nuovo design per le hostess.

È un’interpolazione lo schiaffo alla cultura occidentale descritto nell’articolo. In realtà il mandato dello stylist Carminati risale già a marzo, praticamente a ridosso dell’annuncio dell’acquisizione, e già il mese scorso è stato presentato alle hostess.

Non è quindi una novità di questi giorni (e neppure comprendiamo perché “viralizzarla” con due settimane di ritardo), non si comprende dove sia emerso lo schiaffo alla cultura occidentale.

Anzi, ascoltando lo stylist scopriamo che:

La prossima volta che salirete su un volo Alitalia sarete attirati anche dall’eleganza delle acconciature delle hostess. Tutto merito di Roberto Carminati che ha studiato e realizzato, per la compagnia area italiana, 5 hairlook capelli e 2 beauty look. Diversi chignon bassi e laterali che le stesse hostess, attraverso i workshop promossi dall’Alitalia, hanno imparato a riprodurre, per essere impeccabili in ogni volo. Stessa cosa per il make up: due proposte, una dedicata alle più giovani con un rossetto hot red ed un beauty look più soft per le hostess più ‘esperte’.

“Ho voluto creare tre semplici chignon bassi e 2 trech twist, uno più classico ed uno con più volume” ci spiega Roberto Carminati. “Le acconciature, proprio per il tipo di lavoro delle hostess, devono essere eleganti ma discrete, facili da rifare ed avere una lunga tenuta. Secondo il protocollo Alitalia capelli corti e sciolti solo fino al colletto, da lì in poi vanno raccolti con i miei suggerimenti”.

“L’ispirazione è arrivata anche guardando al passato, alle hostess americane degli anni ’60 della Pan American World Airways, celebrate recentemente nella serie televisiva Pan Am. Sempre in ordine ed efficienti”.

L’ispirazione insomma proviene dalla cultura occidentale delle hostess per eccellenza: l’America, ritratta ancora prima che nella serie televisiva Pan Am, nella sottile sessualità formato famiglia delle hostess degli anni ’70 ritratte in Prova a prendermi, il noto film con Leonardo Di Caprio nel ruolo del truffatore divenuto consulente antifrodi Frank Abbagnale Jr., in grado di coniugare un aspetto pulito, rassicurante e professionale a tocchi di sottile civetteria, col doppio scopo di suggerire una immagine di cortese ed affascinante efficienza e mantenere inevitabili esigienze igieniche.

Ricordiamo che le hostess oltre a gestire i passeggeri sono incaricate di servire cibi e bevande: compito che una capigliatura dalle folte chiome sciolte renderebbe quantomeno antigienico. Nondimeno, un rigido dress code è da sempre parte del bagaglio culturale delle hostess: ai Cabin Crew Day di assunzione Ryanair, per dire, se l’aspirante hostess rifiuta di presentarsi al colloquio con gonnellina al ginocchio di ordinanza e collant color carne neppure le lasciano sostenere il colloquio.

 

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